Sarà a Centallo il “Covid Hotel” di riferimento per il territorio dell’Asl CN1. Lo ha comunicato la stessa Asl in una
delibera pubblicata ieri, mercoledì 30 settembre: i locali individuati tramite bando sono quelli dell’ex albergo “La Bussola”, negli ultimi anni diventato poi centro di accoglienza per migranti, in frazione Roata Chiusani, regione Pedaggio Soprano.
Si legge nel testo della delibera: “Si è reso necessario trovare soluzioni urgenti di accoglienza residenziale a vocazione alberghiera per i soggetti positivi al Covid-19 che non necessitano di particolari cure di tipo ospedaliero, dovendo comunque essere oggetto di un sistema di quarantena”. Si tratta, insomma, di quei soggetti positivi che non necessitano di ricovero in ospedale, ma che allo stesso tempo non hanno un posto dove trascorrere il periodo di isolamento. La procedura è stata avviata in particolare, prosegue il documento, “in relazione alle particolari esigenze di isolamento e domiciliazione di detti soggetti tra la popolazione migrante presente nell’area del saluzzese”. L’Asl e la proprietà della struttura hanno stipulato un contratto che parte oggi, giovedì 1° ottobre, e che scadrà il prossimo 29 dicembre, a fronte di un pagamento di 25 mila euro più IVA, oltre al rimborso dei costi delle utenze (il costo complessivo dell’operazione, per l’Asl, sarà di 35.850 euro). Si legge ancora nella delibera: “Il canone che verrà corrisposto è stato valutato basandosi sulla formula del ‘vuoto per pieno' e di conseguenza il costo giornaliero di ogni camera con bagno, a prescindere dalla sua occupazione, è risultato pari a 19 euro circa, includendo l’uso di tutte le aree comuni e dei locali di servizio in cui troverà collocazione il personale che si occuperà della gestione della struttura e dei suoi ospiti”.
A regime saranno disponibili 18 camere con bagno, e in alcune di esse sarà possibile ospitare anche due soggetti.