In avvio della conferenza stampa svoltasi ieri sera a Torino è stato definito un ‘piccolo Bertolaso’. Vincenzo Coccolo, già direttore della Protezione Civile del Piemonte e dell’Arpa, è stato chiamato per gestire questa emergenza a livello regionale alla guida dell'Unità di Crisi. A introdurre la presentazione del nuovo commissario straordinario per l'emergenza coronavirus è stato il governatore piemontese Alberto Cirio, che ne ha tessuto le lodi.
“Voglio ringraziare la Regione che mi ha chiamato affidandomi un ruolo così importante - ha esordito Coccolo - Reputo che ogni cittadino italiano e piemontese debba mettere a servizio di questa causa le proprie capacità“. Per poi aggiungere come l’Italia si trovi davanti a “un’emergenza epocale ben diversa da quelle idrogeologiche e umanitarie che sin qui abbiamo gestito“.

Secondo il nuovo plenipotenziario il “sistema Piemonte sta rispondendo alla grande a questa emergenza avendo al suo interno tutte le capacità e gli anticorpi per superare queste difficoltà. Il mio compito sarà di portare a sistema tutte queste risorse del Piemonte per combattere al meglio questa battaglia“. Sulla Protezione Civile “devo dire che qui non c’è da inventare nulla ma solo mettere in ordine e far rendere al meglio le enormi potenzialità acquisite negli anni. Qui ci sono operatori tra i migliori a livello nazionale ed europeo“. In conclusione una battuta: “Scusate i miei modi sbrigativi ma io sono qui per lavorare. Il commissario non deve parlare, ma lavorare“. Insomma, fatti non parole.