A chi era allo stadio “Paschiero”, nel pomeriggio di sabato, sarà certamente successo di distogliere per qualche istante lo sguardo dal rettangolo verde, dove il Cuneo stava affrontando l'Olbia, attratto dal trambusto proveniente dalla tribuna Matteotti, dove nel primo tempo si è acceso un diverbio tra gli steward e alcuni tifosi biancorossi.
A spiegare quanto accaduto è Bruno Aragno, presidente del club “I Fedelissimi”: “Alcuni ragazzi stavano facendo il tifo suonando dei tamburi, ad un certo punto gli steward sono intervenuti dicendo che era consentito utilizzare una sola bacchetta, non due. A colpirmi sono stati i modi aggressivi utilizzati da questi steward: bastava spiegare con calma la situazione a qualcuno di noi “vecchi” e non sarebbe accaduto nulla. Quando alcuni tifosi hanno protestato per i loro modi ci hanno detto che non avrebbero più fatto entrare tamburi per le prossime partite, come se fossero loro a poterlo stabilire”.
“E' stato soprattutto per i modi sgarbati di questi steward, - prosegue Aragno – che si è scatenato un po' di parapiglia. Le forze dell'ordine presenti hanno addirittura chiesto i documenti a due ragazzi”. Tensione, quella tra gli steward in servizio al “Paschiero” e il gruppo di tifosi biancorossi, nata già alcune settimane fa, quando era stato vietato l'ingresso ad una bandiera del Piemonte: “Ci fu detto che non si poteva esporre quella bandiera in periodo di elezioni, in quanto legata alla Lega Nord (la bandiera è poi regolarmente stata introdotta allo stadio nella partita di sabato, a elezioni già svolte, ndr)”. Secondo il regolamento Uefa, è consentito introdurre negli stadi solamente bandiere espressamente autorizzate dal GOS (Gruppo Operativo Sicurezza), e sono vietate quelle “contenenti propaganda a dottrine politiche”. Pare però una decisa forzatura associare la bandiera del Piemonte alla Lega Nord: riesce inoltre difficile pensare che i tifosi biancorossi volessero davvero introdurla al “Paschiero” per motivi di propaganda politica.
“Ripeto, a colpirmi al di là di tutto sono stati i modi aggressivi: di trasferte ne abbiamo fatte tante, e siamo sempre stati trattati con ogni riguardo dagli steward negli altri stadi”, conclude il presidente dei “Fedelissimi”.
Il prossimo 20 marzo è stato fissato un incontro tra società, tifosi e rappresentanti degli steward per chiarire la situazione e cercare un “punto d'incontro” tra le parti.