Coldiretti ha scritto al Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, chiedendo il suo intervento diretto, anche nella veste di Commissario delegato per il superamento dell’emergenza, affinché venga ridotta la soglia del 30% di danno sulla PLV delle aziende colpite dall’alluvione, valore che non consentirebbe di accedere al fondo nazionale di solidarietà.
L’evento dello scorso novembre aveva provocato ingenti danni nel Cuneese alle infrastrutture, alla viabilità, alle aziende agricole e ai terreni coltivati, in particolare nell’alta Val Tanaro, con centinaia di ettari allagati dalle esondazioni, in Valle Monge, Corsaglia e nel Saluzzese.
Il riconoscimento, da parte del Mipaaf, del carattere di eccezionalità di quanto accaduto, ha consentito di poter procedere con le domande di indennizzo, un passo indispensabile per dare una boccata d’ossigeno agli imprenditori, “ma è assolutamente necessario – rimarca Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte - attuare la riduzione della soglia di danno sulla produzione lorda vendibile delle aziende colpite dall’alluvione, considerato che per le caratteristiche produttive delle aree maggiormente colpite, la quantificazione dei danni subiti, seppur in termini di capacità produttiva molto rilevanti, non raggiunge il valore fissato dalla legge”.
“In gioco c’è la ripresa di un settore che ha subito gli effetti negativi dell’alluvione dello scorso inverno e che svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia e la tutela del nostro territorio, pertanto – evidenzia il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – chiediamo l’immediato intervento del presidente Chiamparino, affinché venga adottato uno specifico provvedimento di carattere eccezionale per modificare questo parametro, come già accaduto di fronte ad analoghe emergenze”.