“Per affrontare i danni causati dall'alluvione che ha colpito il Nord Ovest del Paese, e che solo in Piemonte da una stima iniziale ammontano a circa 1 miliardo di euro, avevamo chiesto al governo di intervenire subito con aiuti concreti. Il Consiglio dei ministri, dopo 20 giorni, mette sul piatto appena 15 milioni di euro solo per il Piemonte, una cifra ridicola che non copre nemmeno le spese per i lavori di somma urgenza”: così in una nota congiunta i due parlamentari cuneesi della Lega Salvini Premier, Giorgio Maria Bergesio e Flavio Gastaldi.
Gli esponenti del Carroccio a Roma puntano il dito sul governo che “fa orecchie da mercante di fronte alle nostre richieste e si dimostra totalmente scollegato dalle realtà territoriali”. Senza stanziamenti adeguati, si teme, “la tratta ferroviaria Cuneo-Ventimiglia e il Traforo del Tenda, un’altra arteria viaria strategica gravemente danneggiata, non potranno riaprire e a farne le spese saranno ancora una volta le imprese e i cittadini con ricadute pesanti sull'economia del territorio. Il Piemonte è una regione virtuosa ma con l'incognita pandemia e una stagione sciistica già abbondantemente compromessa, è necessario che il governo si rimbocchi le maniche. Di fronte a un'emergenza così grave non ci accontentiamo delle briciole”.
Per il futuro i parlamentari dell’opposizione di centrodestra si impegnano a vigilare e sollecitare “perché sia dato il giusto riconoscimento a un territorio gravemente danneggiato, che con la sola forza dei cittadini, dei volontari e delle amministrazioni comunali si è immediatamente dato da fare confidando nelle promesse roboanti dell'esecutivo”.