Riceviamo e pubblichiamo.
Le sparate del presidente Cirio sul nucleare dimostrano ancora una volta la straordinaria incapacità di questa Giunta regionale di guardare al futuro. Nel paese del sole, del vento e dell’idroelettrico, Cirio spalanca le porte all’energia nucleare e si dimentica la transizione ecologica, le fonti rinnovabili, le comunità energetiche. Il nucleare, al contrario di quanto afferma il presidente, non è competivo: costa moltissimi soldi e necessita di lunghe tempistiche per la realizzazione delle centrali. Per sostenere le imprese, durante e dopo la crisi energetica, Cirio dovrebbe lasciare da parte impensabili voli pindarici e pensare ad investire sulla produzione delle rinnovabili in Piemonte, una Regione rimasta tristemente indietro sulla transizione ecologica, con cittadini e aziende in balia delle oscillazioni del mercato. Solo pochi mesi fa la maggioranza faceva le barricate contro l'individuazione in Piemonte di un sito per il Deposito nazionale delle scorie nucleari. Adesso, con totale incoerenza, Cirio afferma di volere le centrali. La sua maggioranza sarà tutt'altro che contenta.
Non bastava fantasticare sul gas, con una serie di false affermazioni sulla potenzialità di una fonte energetica che non potrà mai garantire l’autonomia energetica al Piemonte. Adesso ci volevano pure le favole sul nucleare. Quando capiremo la necessità di puntare sul green, sarà già troppo tardi.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte