Un miliardo di euro di danni, 360 interventi urgenti su tutto il Piemonte di cui almeno 50 nel Cuneese (primo bilancio parziale di 64 milioni) dove i paesi di Garessio e Limone Piemonte sono stati devastati dalla piena e le stazioni sciistiche distrutte. E’ la prima stima parziale dei danni provocati dagli eventi alluvionali che hanno colpito parte del Piemonte tra il 2 e il 3 ottobre, consegnata ieri 6 ottobre a Roma al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dal presidente della Regione Alberto Cirio. “Il Piemonte ha sempre dato tanto e chiesto poco – ha detto Cirio – e ora è necessario che il Governo faccia la sua parte. Di concerto con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, abbiamo deciso di chiedere l’accesso al Fondo di solidarietà dell’Unione europea insieme a Liguria e Francia in modo da avere più possibilità di un riscontro positivo”.
La quantificazione dei danni alle infrastrutture e alle opere pubbliche ammonta per ora ad oltre 150 milioni di euro, ma la cifra è destinata ad aumentare in maniera consistente dal momento che in circa metà dei Comuni è ancora in corso la valutazione delle conseguenze delle piogge straordinarie del weekend. Sommando i danni alle opere pubbliche a quelli subiti dai privati, famiglie e aziende (industria, commercio, artigianato, agricoltura) la cifra complessiva si aggira intorno a un miliardo di euro.
Gli eventi metereologici hanno avuto un carattere ‘eccezionale’, tanto che nelle aree più coinvolte i tempi di ritorno ad una situazione di normalità superano, secondo l’Arpa, i 200 anni. Come sottolinea il rapporto dell’Arpa i valori di pioggia registrati rappresentano più del 50% della precipitazione media annuale. A Limone Piemonte e in alta valle Tanaro sono caduti quasi 600 mm di acqua, quasi tutti nella giornata di venerdì 2 ottobre; valori estremi sono stati registrati anche nella stazione nel comune di Garessio con oltre 400 mm.
La Granda ha subito enormi danni alle infrastrutture stradali soprattutto in valle Gesso, Vermenagna e Tanaro. Federico Borgna, presidente della Provincia: “Per sistemare la strada di San Giacomo di Entracque stiamo pensando di intervenire con un’ordinanza, trattandosi di un’opera di somma urgenza. Mi sono anche confrontato in Regione con l’assessore Marco Gabusi portando all’attenzione i gravi danni causati dal maltempo e chiedendo garanzie sulle risorse per realizzare gli interventi”.
Oltre alla drammatica situazione di San Giacomo, si sono verificati sempre in valle Gesso gravi danni alla strada provinciale di Terme di Valdieri, chiusa al transito dalla frazione Tetti Gaina, dove l’acqua ha strappato circa 1,5 km di strada. Particolarmente gravi i danni nel Monregalese e Cebano dove restano bloccati dai detriti i centri di Ormea e Garessio. Si ricorda che a Limone Piemonte resta vietato il transito in ingresso per i proprietari seconde case e per l’attività dei cantieri ordinari.