Dallo scorso 15 ottobre il Green Pass è diventato obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro, ma ora c'è chi chiede di introdurre una certificazione “semplificata”, con tamponi gratuiti, anche per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori.
La proposta arriva dalle istituzioni, in particolare da Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente dell’Associazione delle autonomie (Ali) - che comprende sindaci di centrosinistra e civici - che lancia la proposta di un "Green Pass anche per gli studenti, subito dopo le festività natalizie. È l’unico modo per salvare la scuola in presenza”. Tra coloro che hanno aderito all’appello anche il sindaco di Cuneo Federico Borgna. La richiesta è stata sottoscritta, tra gli altri, anche dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, da quello di Milano (Beppe Sala), Bologna (Matteo Lepore), Napoli (Gaetano Manfredi), Firenze (Dario Nardella), Torino (Stefano Lorusso) e Palermo (Leoluca Orlando).
Come l'anno scorso in questo periodo sono migliaia le classi con dei casi positivi tra gli alunni, e molte di queste sono tornate in Dad. Le Asl faticano a fare tamponi per tempo e a incrociare i dati degli studenti. Il governo Draghi da qualche settimana cambiato la circolare che reintroduceva la Dad per tutti al primo caso in classe. La lettera-appello, rivela Repubblica, sarà spedita nel weekend al premier e ai ministri della Salute e della Scuola, Speranza e Bianchi.
Il testo completo dell'appello dei sindaci recita: ”Chiediamo al Governo di introdurre subito il Green Pass anche nelle scuole per salvare la didattica in presenza. C'è il rischio concreto, visto l'aumento dei contagi, che da gennaio tutte le scuole italiane vadano in Dad. Non possiamo permetterlo. È nostro dovere tutelare sia il diritto al lavoro che il diritto all'istruzione. Con il Green Pass nelle scuole, prevedendo come per le altre categorie vaccino o tampone, preserveremmo la scuola in presenza e con essa un diritto costituzionale, quello dello studio e dell'istruzione. Se non agiamo subito introducendo il Green Pass rischiamo di ritrovarci con le scuole chiuse a breve, con la didattica a distanza indistintamente per tutti i ragazzi, vaccinati e non vaccinati, e con le gravi conseguenze - sanitarie, sociali, lavorative, economiche e psicologiche - che abbiamo già conosciuto in passato. I sindaci credono fortemente che questa sia l'unica strada da percorrere per il futuro della scuola e dei nostri ragazzi".