Il problema della siccità e soprattutto la questione degli invasi per trattenere l’acqua piovana quando arriva in grande quantità come nei giorni scorsi, è stato al centro dell’ultimo Consiglio provinciale. Nella sua relazione il consigliere delegato Mauro Astesano ha presentato un ordine del giorno in merito all’ipotesi di un piccolo invaso che potrebbe essere realizzato in valle Maira in località Reboissino, già approvato da tutti i Comuni di valle.
Il Piemonte è infatti tra le regioni con minori precipitazioni a livello nazionale, pertanto il problema è molto sentito, così come la necessità di programmare una serie di opere a contrasto del fenomeno. Nel 2021 la Regione Piemonte ha approvato un nuovo Piano di tutela delle acque, che non veniva aggiornato da 14 anni e un successivo Piano operativo per oltre 500 milioni di euro con lo scopo di ridurre le perdite idriche e migliorare i sistemi di acquedotti attraverso interconnessioni, aumento della capacità di accumulo e diversificazione delle fonti di approvvigionamento.
Come ricorda il documento portato il Consiglio provinciale “la Regione ha espresso la necessità di riprendere la pianificazione di invasi minori sui territori montani, che non comportino la realizzazione di opere di grandi dimensioni, elaborando un piano di finanziamento pari ad 1 miliardo di euro”. Nel Cuneese sono previsti due interventi: Serra degli Ulivi sul lago di Pianfei e l’invaso Reboissino in valle Maira, per una capacità di circa 4 milioni di metri cubi ed una spesa di 95 milioni di euro.
I Comuni della valle Maira ed il Consiglio dell’Unione Montana Valle Maira hanno già approvato una delibera di indirizzo nella quale si rilascia un parere favorevole in merito all’ipotesi di realizzazione di un piccolo invaso in località Reboissino nel comune di San Damiano Macra, evidenziando come “l’intervento non possa essere calato dall’alto, ma debba trovare il consenso del territorio e garantire allo stesso contropartite chiare, sotto forma di benefici economici e infrastrutturali. Inoltre, l’opera, nel rispetto dell’impatto ambientale, non deve compromettere la viabilità principale di fondovalle mantenendo l’attuale tracciato della strada provinciale 422”. L’ordine del giorno sottolinea come “il progetto debba prevedere, per quanto possibile, un utilizzo plurimo delle acque (ad esempio idropotabile, idroelettrico, industriale) e che occorra predisporre uno studio tecnico-scientifico preliminare sulle condizioni del bacino del Maira sotto il profilo idrografico, con previsione della riorganizzazione del servizio idrico in tutta la valle Maira (soprattutto nei territori a monte dell’invaso)”. Saranno necessarieapposite sedute informative per la popolazione locale per raccogliere le valutazioni e le osservazioni di ogni Comune interessato e nel periodo di realizzazione dell’opera dovranno essere valutate le ricadute negative sulla viabilità pubblica della valle caratterizzata da una forte vocazione turistica.
Il Consiglio provinciale ha espresso pieno supporto alla posizione dei Comuni e dell’Unione Montana Valle Maira che, in mera linea di principio, hanno manifestato parere favorevole all’ipotesi di realizzazione del piccolo invaso a San Damiano Macra, ferme restando le condizioni riportate nelle relative delibere di indirizzo e previa verifica della fattibilità tecnica dell’intervento e la garanzia del rispetto dell’ambiente, della sicurezza e dell’incolumità della popolazione residente. La Provincia si riserva di confermare tale posizione nel caso in cui si proceda in tal senso, dopo la presentazione del progetto e dopo aver valutato l’osservanza di tutte le condizioni indicate.
Il consigliere provinciale Astesano ha espresso soddisfazione per il via libera della Provincia al futuro progetto di realizzazione dell’invaso che va a rafforzare le decisioni già assunte dagli amministratori locali.