Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Coldiretti Piemonte.
L’autunno richiama alla mente le castagne che, effettivamente, spopolano nei boschi piemontesi in questo periodo. In Piemonte sono 12.000 gli ettari di castagneto da frutto coltivati, la produzione è di 140 mila quintali per un fatturato che sfiora i 20 milioni di euro. “Rispetto allo scorso anno si segnala solo un lieve calo produttivo nella nostra regione, stimabile intorno al meno 10-15%, quindi un fenomeno ridotto rispetto al trend nazionale, ma è da sottolineare l’elevata qualità con pezzature buone, grazie alla regolarità della pioggia in primavera ed estate, e frutti veramente sani – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Il Piemonte, oltretutto, vanta due Igp: la castagna Cuneo ed il marrone della Val Susa che vanno sicuramente valorizzate dal mondo commerciale con azioni promozionali mirate affinché l’Igp non resti una semplice dicitura ma diventi uno strumento di crescita economica a beneficio dei produttori e del territorio. Ai consumatori consigliamo sempre di far attenzione nel momento dell’acquisto poiché il rischio può essere quello di portare a tavola castagne straniere, provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e Grecia, considerato l’aumento record del 18% delle importazioni nei primi sei mesi dell’anno. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Per questo invitiamo i consumatori a prestare attenzione alla qualità ed ad acquistare presso i punti vendita aziendali o nei mercati di Campagna Amica per assicurarsi vere castagne Made in Piemonte”.