“Questa volta bisognerà chiedersi: ma dove erano i politici di maggioranza eletti nel territori occidentali della provincia di Cuneo ad ogni livello istituzionale?”: la polemica domanda arriva dal gruppo consiliare di Cuneo per i Beni Comuni, autori di un ordine del giorno nel quale si chiede alla giunta del capoluogo di adoperarsi con la Regione per un aumento delle corse sulla linea Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza.
I consiglieri Ugo Sturlese, Aniello Fierro e Luciana Toselli denunciano in particolare il rischio che la linea resti tagliata fuori dal nuovo contratto di servizio con Trenitalia. La firma è prevista per fine gennaio, con un aumento del budget annuo da 120 a 135 milioni di euro. Buona notizia, ma solo per tre delle tratte che erano state chiuse dalla giunta Cota nel 2012: la Alba-Asti, la Arona-Santhià e la Novara-Varallo. Ulteriori risorse si vorrebbero ricavare dal PNRR con alcune sperimentazioni sui treni all’idrogeno. “Anche questa volta nulla per la Fossano-Cuneo-Limone anche in previsione di un suo utilizzo congiunto con la tratta Vievola-Breil” osservano i promotori dell’ordine del giorno.
Questa circostanza, attacca il gruppo della sinistra civica cuneese, tradisce
“una chiara impostazione dell'Assessorato Regionale, ostile nei fatti al trasporto su ferro” e si traduce
“in una serie di decisioni penalizzanti per numerose linee ferroviarie regionali piemontesi, utilizzando talora strumentalmente la concomitanza con le ondate pandemiche da Covid anche al di là dei periodi di criticità”. Un esempio per tutti, il mancato ripristino delle corse sulla linea Torino-Cuneo che il comitato pendolari aveva denunciato già nell’autunno scorso:
tra i convogli “fantasma” spiccano la prima corsa da Cuneo alle 4,21 e l’ultima da Torino alle 23,25.
Peraltro, denunciano i consiglieri, non sono state prese in considerazione le proposte documentate del Comitato Valle Vermenagna e del Comitato Ferrovie Locali, che nel luglio scorso avevano presentato un piano che prevedeva un aumento graduale delle corse dalle attuali due andata e ritorno della Cuneo-Ventimiglia per arrivare a tre-quattro subito e gradualmente fino a sei, mettendo in continuità tratte già esistenti da Breil a Tenda e da Limone a Cuneo: “Si è preferito invece sprecare risorse per i pochi sciatori (500 in 15 giorni circa) che hanno utilizzato gratis le navette invece che introdurre modifiche che avrebbero potenziato stabilmente il servizio per ogni tipologia di utenti”.
Al sindaco e alla giunta si chiede quindi di impegnarsi con la Regione Piemonte per l'inserimento nel contratto di servizio con Trenitalia di un iniziale aumento del numero delle corse sulla linea (Torino)-Cuneo-Ventimiglia-Nizza e la ripresa immediata del servizio sulla Saluzzo-Savigliano e sulla Bra-Cavallermaggiore. Oltre a questo, si domanda l’istituzione di un osservatorio permanente sulla linea Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza e sulle linee minori sospese (fra le quali la Cuneo-Saluzzo e la Cuneo-Mondovì), “composto da assessori e consiglieri dei comuni serviti dal trasporto su ferro, parlamentari legati al territorio e associazioni impegnate su questo tema”. La replica della maggioranza al prossimo Consiglio comunale.