Riceviamo e pubblichiamo.
Si è conclusa con un risultato positivo la trattativa con l'Asl Cn1 relativa all'utilizzo dei fondi residui 2021-2022 e dei fondi relativi all'anno 2023. Fondi destinati alle retribuzioni e alle indennità di infermieri e personale in servizio alla Cn1. Il Nursing Up (sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie), protagonista del lungo lavoro di trattativa con i vertici aziendali, si dichiara moderatamente soddisfatto dei risultati ottenuti: l'arrivo di un contributo una tantum per tutto il personale di 700 euro, l'incremento della retribuzione per l'incarico di funzione di base, assieme agli aumenti delle indennità orarie di pronta disponibilità, dell'indennità notturna e delle altre indennità particolari. Si tratta della prima Asl in Piemonte in cui è stato ottenuto un risultato del genere.
In particolare, gli accordi prevedono:
- Una tantum di 700 Euro per tutto il personale, proporzionato in base alle assenze non retribuite e tempo parziale;
- Incremento della retribuzione per l'incarico di funzione di Base da 1000€ a 1300€ anno;
- La retribuzione per la Pronta disponibilità passa da 1,80€ a 2,40€ ora;
- L'indennità Notturna aumenta da 4€ a 5€ ora
- Le indennità Particolari di unità operative passa da 5€ a 5,50€ turno;
- Vi è anche un aumento della premialità per il quinquennio 23/27 di 200 euro medi annui per i dipendenti che non percepisco L'indennità di funzione di base.
Il Segretario Regionale del Nursing Up, Claudio delli Carri, il Segretario provinciale Nursing Up di Cuneo, Giovanni Mariano, e il segretario aziendale Nursing Up dell'Asl Cn1 Stefano Rosso dichiarano: "Riteniamo che il risultato ottenuto sia certamente soddisfacente, anche se non tutte le proposte avanzate dal Nursing Up sui tavoli di trattativa hanno trovato l'accoglimento sperato. È chiaro che gli aumenti siano un passo avanti utile e importante, ma la battaglia per affermare i diritti e le necessità dei colleghi devono proseguire. Ad esempio, è necessario arrivare ad avere il giusto riconoscimento economico del disagio di chi lavora di notte, che rappresenta di fatto una condizione usurante con ripercussioni sullo stato di salute e sulla socialità del lavoratore, riconosciuta dalla letteratura scientifica e che in questa occasione non ha ottenuto il risalto che avrebbe dovuto! Va detto che un primo passo in questa direzione, della comprensione della condizione usurante di tale attività, sia stato compiuto dall'azienda che ha verbalizzato l'argomento, inserendolo all'ordine del giorno delle prossime contrattazioni. Si tratta di una decisione di cui riconosciamo l'importanza. Ma il nostro impegno – concludono Delli Carri, Mariano e Rosso - non si ferma certo qua, anzi da oggi aumenterà ancora per il giusto riconoscimento economico del disagio, della competenza e della responsabilità che comporta l'enorme impegno che tutti gli infermieri e i professionisti della sanità ogni giorno mettono nel loro lavoro. Quello che per alcuni è un punto di arrivo, infatti, per noi del Nursing UP è un punto di partenza".
Segreteria regionale sindacato Nursing Up