Stanno affluendo da vari punti della provincia sul piazzale del palasport di San Rocco Castagnaretta i manifestanti del movimento “Agricoltura indipendente”, sotto lo slogan “No farmers no food no future”. La protesta di agricoltori e allevatori, inaugurata la settimana scorsa nella Granda, prevede due cortei organizzati che dal palazzetto raggiungeranno il centro di Cuneo.
I trattori radunati sono già un centinaio, ingente lo schieramento delle forze dell’ordine a presidio. Agricoltori e allevatori chiedono “una maggiore tutela dell’operato e del lavoro che svolgiamo per contrastare gli attacchi di un potere economico globale, non gestibile con l’azione del singolo”. In particolare, si reclama un’azione di contrasto contro “i gravosi tassi di interesse sugli investimenti e l’aumento dei costi delle materie prime”, l’attivazione di un gruppo di lavoro per intraprendere un dialogo con le istituzioni in vista di “una programmazione del lavoro seria” e la lotta alla “sleale concorrenza inflitta da Paesi in cui non vigono le stesse restrizioni operative e produttive a cui oggi ci adeguiamo in Italia”.
Tra le rivendicazioni la richiesta che “non venga incentivata l’espropriazione dei nostri terreni per la costruzione dei pannelli solari, incentivandone invece la posa sui tetti delle rimesse delle aziende agricole o dei capannoni degli allevamenti di bestiame”. In ottica di contenimento degli effetti del cambiamento climatico, aggiungono gli animatori della protesta, “prima risposta alla scarsità di piogge sarebbe quella di procedere con la costruzione di invasi di contenimento delle acque per tutelare e rendere praticabile la coltivazione”.