Gli asili nido comunali di sette Comuni della provincia di Cuneo potranno prolungare l’orario di apertura mantenendo invariate le tariffe per le famiglie. L’incremento dei costi è infatti interamente coperto dalla Regione Piemonte tramite le risorse del Fondo sociale europeo Plus 2021-2027: un intervento che sull’intero territorio regionale stanzia complessivamente 912 mila euro e coinvolge 60 comuni.
Sono 7 i Comuni della provincia di Cuneo che potranno incrementare il servizio grazie a un contributo regionale di 162.000 euro: Bra € 37.800, Cuneo € 49.296, Dronero € 16.800, Fossano € 4.480, Mondovì € 18.200, Savigliano € 18.200, Villanova Mondovì € 18.200.
Un’azione di particolare importanza, come sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Bongioanni: "Ringrazio l'Assessore regionale all’Istruzione e Merito, Elena Chiorino, per una misura di grande significato. Rafforza infatti la possibilità di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia, e va ad aggiungersi ai quasi 600mila euro stanziati dalla Regione a inizio settembre per potenziare in ben 72 Comuni della provincia di Cuneo la qualità dei servizi per l’infanzia e contenere le tariffe negli asili nido".
L'assessore regionale a Istruzione e Merito, Elena Chiorino, spiega così l’intervento, giunto al suo terzo anno di vita: "Si tratta di una misura che ho fortemente voluto per dare supporto ai servizi per le famiglie, incentivando la natalità e l'occupazione femminile. E per sostenere gli amministratori locali che lavorano ogni giorno per mantenere i servizi nelle aree più critiche. Un contributo che diventa fondamentale e che può fare la differenza per contrastare lo spopolamento dei territori montani e marginali".
Importanti novità sono state introdotte a seguito degli esiti delle prime due edizioni. Con maggiore flessibilità, i Comuni potranno ora scegliere se prolungare l’orario settimanale, aggiungere il sabato mattina, aprire durante le vacanze natalizie o le pause didattiche, nei limiti dei contingenti orari previsti dal bando e delle esigenze di conciliazione espresse dalle famiglie. L’arco temporale in cui programmare il prolungamento è previsto fino al 31 luglio 2024.