“La notizia che ci è stata anticipata da Bruxelles in merito alla proroga di quattro anni della concessione a Satap è una buona notizia. Questa rimaneva l’unica speranza concreta di poter sbloccare l’empasse dell’autostrada Asti-Cuneo, permettendo alla concessionaria un riequilibrio del piano finanziario peraltro previsto dal suo contratto. Anche la soluzione tecnica del tracciato esterno, da Confindustria Cuneo sempre perorata, sembra ormai essere quella più concreta e realizzabile a costi minori, pur con tempi di autorizzazione che restano incerti”. Da anni in prima linea nel chiedere una celere riapertura dei cantieri di ultimazione dell’autostrada A33 Asti-Cuneo, Confindustria Cuneo, per bocca del proprio presidente Mauro Gola, esprime una moderata soddisfazione sull’esito delle prime trattative, non ancora ratificate, tra Governo e Unione Europea che potrebbero portare a un accordo con la concessionaria per completare l’opera.
Ma nonostante i negoziati avanzati e i possibili accordi, una data certa di avvio dei lavori continua a non esserci, sebbene pare ormai assodata la realizzazione di un percorso lungo il fiume Tanaro ed esterno alla galleria, come da sempre richiesto da Confindustria Cuneo: “Rimane il quesito sulla data in cui il cantiere potrà partire – prosegue il presidente di Confindustria Cuneo - perché siamo un po’ disillusi sulle promesse che ci giungono dal mondo della politica. Tuttavia il territorio sarà unito nel pretendere un inizio lavori rapido e una data certa di conclusione dell’opera”.
La vicenda legata all’“eterna incompiuta” potrebbe finalmente sbrogliarsi grazie allo strumento del cross financing, che permetterebbe di ‘spostare’ i proventi di alcune tratte autostradali per finanziare altre opere, tra cui appunto l’Asti-Cuneo, in cambio dell’allungamento di alcune concessioni. Una soluzione che era stata sottoposta ai rappresentanti del territorio dallo stesso ministro Graziano Delrio nel corso della sua visita a Cuneo avvenuta lo scorso mese di marzo.