Sono almeno 8mila le persone attese al primo ‘Pride’ di Cuneo. A quasi cinquant’anni dalla prima manifestazione pubblica di omosessuali in Italia (Sanremo, 5 aprile 1972), le celebrazioni della Giornata dell’Orgoglio LGBT, commemorazione della rivolta di Stonewall avvenuta a New York nel 1969, approda per la prima volta all’ombra della Bisalta.
L’evento, organizzato dall’Arcigay Cuneo Granda Queer LGBT, si svolgerà il prossimo 6 giugno. La partenza è prevista alle ore 16 da piazza Europa, il corteo attraverserà poi corso Nizza e piazza Galmiberti, per poi passare su viale Angeli e giungere al Parco della Resistenza, dove si terrà un concerto grazie alla disponibilità della Scuola Palcoscenico di Anna Petracca. Direttrice artistica dell'evento la cuneese Alessandra Ichy, mentre la conduzione sarà affidata a Andrea Caponnetto. Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il nome di un 'superospite' che per il momento gli organizzatori non vogliono svelare.
Nuove famiglie, migrazioni, diritti e riconoscimento per le persone LGBT, ruolo della Resistenza nella società di oggi sono alcuni dei temi rivendicati. L’evento sarà preceduto da “I colori del Pride” una serie di eventi in tutta la provincia scaturiti dall'esperienza decennale de “I colori dell'amore”, un percorso di riflessione e partecipazione su tematiche LGBT in cui GrandaQueer e Voci Erranti Onlus hanno coinvolto numerose scuole e istituzioni della provincia. "Non si tratta di un Pride contro, ma per - ha spiegato Antonio Dell'Aversana, responsabile dei rapporti con le istituzioni -. Gli approfondimenti saranno pre e post evento".
Tanti i temi degli incontri, dalla discriminazione sul lavoro, convegno organizzato in collaborazione con la CGIL, alla memoria della persecuzione degli omosessuali durante l'Olocausto e alle malattie sessualmente trasmissibili, questi ultimi due curati con la collaborazione degli 'Amici di Israele' e dell'Asl CN1 - Spazio 34.
“Resistiamo, e con gratitudine e fermezza intendiamo percorrere tutti assieme una strada tracciata per noi da persone mai dimenticate. Per questo il punto di arrivo del corteo sarà il monumento alla Resistenza: il simbolo dell'inizio della nostra storia ma anche di un nuovo percorso che intendiamo imboccare tutti assieme. Per celebrare chi ha costruito l'Italia coraggiosa e generosa che ci rappresenta; per rinnovare il nostro impegno e la nostra appartenenza oltre all'inutile frastuono dei particolarismi e della paura, per far vedere a tutti il vero valore di una Provincia che non appare, ma è - spiegano gli organizzatori in un comunicato stampa -. Non chiediamo tutele per le minoranze ma ci impegniamo per creare percorsi comuni di inclusione che tengano conto dei contributi di tutta la società”.
Sono più di venticinque gli enti, associazioni, amministrazioni comunali e consulte che hanno già dato il proprio sostegno all’iniziativa, tra queste la Regione Piemonte e la Provincia e il Comune di Cuneo.