“Con una radicale semplificazione del voucher “agricolo” è possibile garantire opportunità di lavoro a giovani studenti, pensionati, cassintegrati e percettori di reddito di cittadinanza nelle attività stagionali in campagna”, affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale in riferimento al record fatto registrare dalla cassa integrazione in Italia con 835 milioni di ore autorizzate ad aprile con prospettive di licenziamenti e chiusure.
Continuano così: “L’Italia in questo momento non ha bisogno di posizioni ideologiche ma di scelte pragmatiche e i voucher in agricoltura servono subito per continuare a garantire le forniture alimentari di cui il Paese ha bisogno. Per questo chiediamo che vengano assunti provvedimenti straordinari da attuare limitatamente alla durata dell’emergenza e a determinate categorie. La raccolta della frutta in Piemonte è al via e ad usufruirne sarebbero più di 8 mila imprese ortofrutticole che necessitano di 20 mila raccoglitori. Tra alcuni mesi, invece, serviranno per la vendemmia: negli scorsi anni oltre 5 mila aziende vitivinicole piemontesi hanno atteso l’attivazione della procedura per generare circa 13 mila posti di lavoro proprio durante la raccolta dell’uva. Favorire la diffusione di uno
strumento, che si era dimostrato valido anche per aumentare l’occupazione e l’emersione del sommerso, con importanti effetti sull’economia e il lavoro, deve essere ora un obiettivo da perseguire rapidamente per salvare i raccolti ed il #MangiaItaliano”.