Riceviamo e pubblichiamo.
Di fronte alla drammatica crisi che sta investendo il settore Automotive in Piemonte e in tutta Italia, la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale dimostra ancora una volta la sua inadeguatezza, preferendo lo spettacolo sterile della propaganda a risposte concrete per imprese e lavoratori. Oggi, durante la seduta del Consiglio regionale dedicata alla crisi dell’Automotive, Fratelli d’Italia ha pensato bene di occupare l’aula con uno striscione ideologico contro l’Europa e il Green Deal, invece di avanzare soluzioni per il rilancio del comparto. Un atteggiamento irresponsabile e dannoso, che dimostra l’assenza di una visione industriale da parte di chi governa la Regione e il Paese.
I numeri parlano chiaro: la produzione automobilistica in Italia è crollata del 36,8% in un anno, con un calo del 50,4% solo in Piemonte. Migliaia di posti di lavoro sono a rischio, intere filiere produttive vedono il loro futuro incerto, e le imprese piemontesi si trovano ad affrontare una concorrenza globale sempre più aggressiva, in particolare da parte della Cina.
In questo contesto, ci si aspetterebbe una politica industriale seria, con misure concrete a sostegno dell’occupazione e dell’innovazione. Invece, il centrodestra si rifugia nel solito scaricabarile contro Bruxelles. Noi del Partito Democratico chiediamo risposte, non slogan. È necessario che la Regione Piemonte e il Governo nazionale mettano in campo azioni reali:
• un piano straordinario per il settore Automotive, con investimenti in ricerca, innovazione e transizione tecnologica;
• ammortizzatori sociali adeguati per i lavoratori del comparto e del suo indotto, accompagnati da un programma di riqualificazione e reskilling professionale;
• un forte impegno per attrarre investimenti e rilanciare la produzione in Piemonte, attraverso incentivi alle imprese, il potenziamento delle infrastrutture e una strategia di protezione del nostro mercato dalla concorrenza sleale;
• un confronto costante con Stellantis e le altre aziende del settore per garantire il mantenimento della produzione e dell’occupazione in Italia e in Piemonte.
Il Piemonte non può permettersi una classe dirigente che si occupa di propaganda invece che di governare. Mentre le imprese chiudono e i lavoratori rischiano il posto, la destra continua a guardare altrove. Il Partito Democratico continuerà a battersi affinché la politica torni a occuparsi delle vere priorità dei cittadini, con proposte concrete e un impegno serio per il rilancio del nostro territorio.
Mauro Calderoni
Consigliere regionale
Partito Democratico