CUNEO - Autonomia differenziata, Bergesio: “Giornata storica, la Lega mantiene la promessa più importante”

La nota del senatore cuneese del Carroccio: "Non è vero che questo provvedimento spaccherà l’Italia. Farà il contrario"

19/06/2024 15:50

“Oggi è giornata storica. Abbiamo raggiunto un traguardo importante: il via libera definitivo all’Autonomia differenziata, uno dei capisaldi storici del programma della Lega. Ringrazio il Ministro Roberto Calderoli, “padre” della riforma, e il Segretario Matteo Salvini, che con tenacia hanno lottato affinchè questa riforma cruciale per la nostra nazione vedesse finalmente la luce”. Lo afferma il senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente Commissione Attività produttive di Palazzo Madama, commentando il secondo e definitivo “sì” della Camera, con 172 voti favorevoli, 99 contrari ed 1 astenuto, al disegno di legge sull’Autonomia.
 
Il provvedimento trae origine da un disegno di legge di iniziativa governativa (A.S. 615), collegato alla legge di bilancio per gli anni 2023-2025. Ha l’obiettivo di attuare l’art. 116, comma terzo, della Costituzione, in tema di autonomia regionale differenziata, in base al quale, trascorsi ormai oltre ventuno anni dalla riforma del 2001 del titolo V della parte seconda della Costituzione, con legge dello Stato possono essere attribuite alle Regioni a statuto ordinario che ne facciano richiesta forme e condizioni particolari di autonomia nelle materie assegnate alla competenza concorrente nonché in alcune materie assegnate alla competenza esclusiva dello Stato (giustizia di pace, istruzione, tutela di ambiente, ecosistema e beni culturali). L’autonomia differenziata viene definita con legge dello Stato, approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera sulla base di un’intesa fra lo Stato e la regione interessata.
 
L’articolo 5 della Costituzione riconosce l’autonomia territoriale come principio fondamentale della Repubblica e promuove il decentramento amministrativo quale base di un’ottimale distribuzione delle funzioni, a garanzia di libertà, democrazia, efficacia dell’azione di governo ed efficienza nell’utilizzo delle risorse, un’esigenza posta dagli stessi obiettivi del PNRR. Inoltre l’autonomia differenziata può rappresentare una svolta rispetto ai vincoli che attualmente impediscono il pieno soddisfacimento dei diritti a livello territoriale e la valorizzazione delle potenzialità delle autonomie territoriali.
 
Bergesio precisa: “Con l’autonomia differenziata le Regioni che non prendono parte al processo non avranno alcuna ripercussione, né in termini di diritti – i livelli essenziali delle prestazioni sono infatti assicurati su tutto il territorio nazionale – né in termini di trasferimenti di risorse, in quanto i principi di solidarietà e perequazione non vengono meno. La norma costituzionale prevede che l’autonomia venga attuata nel rispetto dei principi di cui all’articolo 119, che prevede appunto l’autonomia finanziaria delle Regioni e l’esistenza di un fondo perequativo, destinato ai territori con minore capacità fiscale. In altri termini, nessuna Regione si vedrà assegnare minori risorse economiche a motivo del trasferimento di competenze dallo Stato ad altra Regione in ordine ad una data materia”.
 
“Non è vero quindi che questo provvedimento spaccherà l’Italia. Invece farà il contrario, consentendo alle Regioni di correre più veloce riducendo il divario territoriale che da sempre caratterizza il Paese - sottolinea Bergesio -. Come ha spiegato il Ministro Calderoli, per tutti noi questa approvazione è il coronamento di anni e anni di battaglie politiche della Lega, all’interno delle istituzioni e nelle piazze insieme ai militanti. Ma, ne sono convinto, è anche un voto che scrive una pagina di storia per tutta la nazione. L’autonomia permetterà ad ognuna delle nostre Regioni di valorizzare le proprie eccellenze e garantire servizi sempre migliori ai cittadini, nel segno della responsabilità e della trasparenza”.
 
“Il percorso è stato avviato molti anni fa per il bene di tutti gli italiani, ai quali oggi consegniamo un Paese in cui tutte le Regioni, del Nord, del Centro e del Sud potranno avere servizi all’altezza. La mia gratitudine va al ministro Calderoli e al vicepremier Salvini per l’impegno costante e per la battaglia condotta sino ad oggi e a tutti i militanti al quali oggi possiamo finalmente dire di avercela fatta”, dice ancora il senatore cuneese, che conclude: “La Lega ha mantenuto un’altra promessa, forse la più importante: l’autonomia. Ora che la strada è tracciata, dobbiamo avere il coraggio di percorrerla, sempre nel segno della concretezza”.

c.s.

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