Alla richiesta di autonomia differenziata della Regione Piemonte sono state aggiunte nuove materie: commercio estero, ricerca scientifica, tecnologica e sostegno all’innovazione, organizzazione dei giudici di pace, protezione della fauna e caccia, sport, comunicazione, casse di risparmio rurali e credito regionale, energia, sicurezza alimentare, sviluppo e promozione delle aree montane.
L’elenco delle nuove materie richieste è stato illustrato dal presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio, nel corso della riunione odierna della prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti, che nel suo intervento ha richiamato il concetto di autonomia e responsabilità come linea guida del dibattito.
Il gruppo Pd, intervenuto con Domenico Ravetti e Maurizio Marello, ha offerto la disponibilità a dare delega al presidente della Giunta per la discussione ai tavoli governativi sulle otto materie già deliberate nella precedente legislatura ma con un atteggiamento di apertura per valutare gli ampliamenti proposti dall’Esecutivo. Si auspica un esame in tempi rapidi, mentre viene negata la disponibilità alla proposta di istituire una commissione permanente ad hoc sui problemi dell’autonomia che comporterebbe modifiche regolamentari. È stata evidenziata anche la necessità di un rilancio del dibattito federalista sui vari livello di governo.
Il gruppo M5s, intervenuto con Francesca Frediani, ha dichiarato di voler offrire la stessa disponibilità data nella scorsa legislatura sul tema dell’autonomia: un atteggiamento attivo, propositivo e critico allo scopo di migliorare la vita dei piemontesi, delle aziende, dei giovani con particolare riguardo per i temi della scuola e dell’istruzione.
La maggioranza ha appoggiato con decisione il lavoro della Giunta regionale con gli interventi di Alberto Preioni e Riccardo Lanzo (Lega) e Maurizio Marrone (Fdi). Pur ammettendo l’utilità del lavoro predisposto nella precedente legislatura, è stato rivendicato un ampliamento delle funzioni richieste di grande utilità per il territorio Sottolineata l’esigenza di portare il Piemonte al tavolo della trattativa a fianco di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Anche il tema del residuo fiscale del Piemonte di circa 10 miliardi è stato richiamato come un dato significativo della situazione piemontese.
Le materie già richieste dalla giunta Chiamparino e confermate nel documento Cirio, sono: governo del territorio e beni paesaggistici e culturali; protezione civile e infrastrutture; tutela del lavoro, istruzione tecnica e professionale, istruzione e formazione professionale e istruzione universitaria; politiche sanitarie; coordinamento della finanza pubblica; ambiente; previdenza complementare e integrativa finalizzata alla non autosufficienza; rapporti internazionali e con l’Unione europea.