Riceviamo e pubblichiamo.
Malgrado la contrarietà al piano aziendale espressa dalle OO.SS. Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e dall'assemblea dei lavoratori, con successiva comunicazione di apertura dello Stato di Agitazione, Axactor continua imperterrita a portare avanti il proprio penalizzante progetto di trasferimento del personale e chiusura della sede di Cuneo.
Infatti, anziché cercare un confronto costruttivo con le OO.SS., i responsabili di Axactor preferiscono colloquiare individualmente con i lavoratori e le lavoratrici, mostrando loro prospettive e scenari difficilmente percorribili e per nulla convincenti. Tutto ciò ha prodotto unicamente ulteriori preoccupazioni e picchi di stress elevati tra le persone che operano da anni con serietà e professionalità in quest'azienda. Un altro dato che deve far riflettere, e che dimostra l'opposizione e la sfiducia dei lavoratori al piano dei trasferimenti, presentato dall'azienda come un'opportunità di crescita e di sviluppo, è l'alto numero di dimissioni consegnate alla Direzione Aziendale Axactor nell'ultimo mese (circa una ventina).
Le scriventi OO.SS continueranno a mantenere alta l'attenzione su questa delicata vertenza, che rischia di diventare un preoccupante problema, a livello occupazionale, per la Provincia di Cuneo. Fisascat e Uiltucs auspicano di essere convocate nelle prossime settimane per cominciare un percorso di confronto serio e costruttivo. Qualora ciò non dovesse realizzarsi, sentite le maestranze, le Scriventi OO.SS. riprenderanno tutte le azioni ed iniziative sindacali necessarie, finalizzate al mantenimento del lavoro nella provincia di Cuneo ed alla salvaguardia degli interessi dei lavoratori, delle lavoratrici e delle loro famiglie.
Per le Segreterie Provinciali Fisascat Cisl e Uiltucs Uil
Alessandro Lotti e Fabio Bove