“Internet oggi è fondamentale sia per le imprese, che hanno bisogno di una connessione veloce, sia per i privati, le famiglie, la scuola e lo stesso Municipio”, osserva Claudio Baudino, sindaco di Chiusa di Pesio. “Da tempo Anci e Uncem, in particolare, si sono fatti portavoce dei centri montani e delle zone marginali. Purtroppo, con la sola eccezione di Carrù, sono 41 i Comuni della Granda in cui, come a Chiusa di Pesio, i lavori per la posa della fibra ottica sono in fase di esecuzione, ma non sono ancora terminati. Siamo in digital divide: con una connessione lenta è impossibile per un’azienda che cerca di resistere in valle, innovare processi o digitalizzarli e va a discapito dell’intera comunità. Ci auguriamo davvero che il 2020 possa essere l’anno della svolta e, come Comune, siamo attivi fin dall’inizio del nostro mandato per cercare di accelerare i tempi. Quest’autunno abbiamo incontrato OpenFiber, società compartecipata di Enel e Cassa depositi e prestiti, che per vent’anni gestirà le infrastrutture: stando al crono programma illustratoci nel corso dell’incontro, il completamento delle opere edili era previsto per questa primavera”.
“Tuttavia, ci rammarichiamo del fatto che non abbiano ancora completato i ripristini nonostante i nostri solleciti”, gli fa eco Simone Giorgetti, assessore al turismo e alle attività produttive e commerciali, impegnato in prima persona sulla questione banda ultralarga. “Seguiamo la tematica con grande interesse anche attraverso i nostri contatti istituzionali e, nei prossimi giorni, avremo aggiornamenti circa le tempistiche, fermo restando che non dipendono in alcun modo dal Comune, che a differenza di altre realtà ha fornito le autorizzazioni ai lavori con tempestività. Ne approfitto per ringraziare Flavio Gastaldi, deputato e vicepresidente Anci Piemonte, con cui sono in continuo contatto per la solerzia con cui ci sta aiutando a fare fronte alla problematica”.