CUNEO - ‘Basta con questa mentalità animalista: sulla caccia il governo dica no a ideologismi e divieti’

Il senatore Bergesio e alcuni colleghi della Lega hanno promosso un’interrogazione alla presidenza del Consiglio: ‘Non si usi il Covid per colpire l’attività venatoria’

17/11/2020 20:59

 
C’è anche il senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio tra i firmatari di un’interrogazione presentata da alcuni parlamentari della Lega alla presidenza del Consiglio sul tema della caccia.
 
Lo scopo è chiedere al governo di chiarire “come intende intervenire per correggere un'impostazione estremamente contraria all'attività venatoria che, con le disposizioni impartite dall'ultimo Dpcm, è permessa nelle regioni arancioni, libera in quelle gialle ma totalmente vietata in quelle rosse, risultando fortemente compromessa su tutto il territorio nazionale”. Se la motivazione è da ritrovarsi nella necessità di evitare assembramenti o contatti ravvicinati, osservano i leghisti, “questo atteggiamento punitivo del governo è ancora più riprovevole, perché la caccia è praticata in luoghi e in orari che minimamente inducono alle folle o alla violazione della distanza di sicurezza”.
 
“Basta con questa mentalità animalista, - concludono i firmatari dell’interrogazione - che non tiene in conto l'indotto legato all'attività venatoria, quantificabile intorno alle centomila unità, che se impedite di operare, sprofonderanno in una drammatica crisi occupazionale; basta con la sottovalutazione del ruolo che l'attività venatoria esercita nel grande problema del contenimento della fauna selvatica, veicolo di patologie dannose per le altre specie animali. Si producano quindi ragioni scientifiche inattaccabili o si faccia un passo indietro: non si usi il Covid per le proprie battaglie ideologiche”.

c.s.

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