Riceviamo e pubblichiamo.
Una panzana dopo l’altra, la Giunta Cirio promette di fare del Piemonte il paese di Bengodi. Ogni giorno ci tocca leggere sui giornali annunci in pompa magna di nuovi ospedali in Regione, di progetti già avviati, di soldi già destinati, di strutture praticamente già costruite. Mancano solo i pazienti già curati.
Dal nulla, come funghi, dovrebbero spuntare fuori otto nuovi ospedali, per una spesa totale di 1,64 miliardi. Due ospedali erano già in programma nel Vco e nell’AslTo5 prima che la Giunta tirasse il freno a mano, altri sei dovrebbero nascere a Torino, Ivrea, Vercelli, Savigliano-Saluzzo-Fossano, Alessandria e Cuneo.
Tutti progetti finanziati dall’Inail, dichiara ripetutamente la Giunta. Eppure l’Istituto non può finanziare in tutto il territorio nazionale più di 200 milioni di euro all’anno, con l'Italia intera alla ricerca di risorse (ad oggi le richieste si aggirano già attorno ai 4 miliardi di euro). I fondi dell’Inail come i carri armati di Mussolini, che vengono spostati qua e là ma sono sempre gli stessi… Perché bisogna dire le cose come stanno: non si tratta di progetti già finanziati, ma di opere inserite in un elenco come potenzialmente finanziabili. Come comprare il biglietto della lotteria e dire di essere milionari. E infatti di soldi, ad oggi, non se ne vede neanche l'ombra. Cosa succedera? Che l’Inail non sarà in grado di finanziare le spese per realizzare tutti gli ospedali che il Presidente Cirio ha promesso ai piemontesi.
Intanto i territori litigano su come e dove fare gli ospedali, senza una guida politica chiara e netta della Regione, con la Giunta che di settimana in settimana continua a rimandare la discussione. Esattamente il contrario di quanto chiede l'Inail, che valuterà il finanziamento dei nosocomi per i quali ci sarà chiarezza sull'ubicazione e sul progetto esecutivo.
E il Piemonte aspetta e spera.
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte