Continua la criticità circa i pagamenti dei contributi relativi alle polizze assicurative 2015, ma anche agli anni successivi, 2016-2017-2018. Si tratta di una situazione che richiede la massima attenzione e che sta generando tensioni finanziarie sia sui Consorzi di Difesa, i quali hanno svolto un’opera importante di sostituzione della pubblica amministrazione supportando le aziende associate, che nei confronti delle imprese agricole.
“Non è più ammissibile temporeggiare, chiediamo quindi che le istituzioni competenti, dal Mipaaf ad Agea provvedano al più presto a sbloccare i pagamenti – affermano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo -. Da tempo, insieme ai Consorzi di Difesa ed Asnacodi, stiamo seguendo l’evolversi della situazione e stiamo esercitando un’azione di pressione affinché si giunga, non solo alla liquidazione dei contributi spettanti per il 2015, ma anche quelli degli anni successivi. Le nostre imprese, vista già la difficile situazione economica attuale si trovano a dover far fronte ad impegni eccessivi per cui l’arrivo di tali contributi rappresenterebbe solo quanto spettante”.
Solo in provincia di Cuneo l’importo complessivo non ancora pagato alle imprese agricole che si sono assicurate ammonta ad oltre 25 milioni di Euro, di cui circa 5 milioni e mezzo relativi al 2015, quasi 9 milioni del 2016 e 11 milioni e mezzo del 2017. Per effetto dei sempre più significativi cambiamenti climatici, le imprese non possono fare a meno di assicurare le proprie produzioni agricole ed è indispensabile un’adeguata azione di
gestione del rischio.
“Per questo è necessario – concludono Rivarossa e Arosio - incentivare il ricorso all’utilizzo di adeguate coperture assicurative attraverso i Consorzi di Difesa, anche mediante gli strumenti innovativi recentemente introdotti che permettono di beneficiare di compensazioni, qualora la perdita di prodotto o di reddito sia superiore al 20% della media di riferimento. Provvedimento che si aggiunge alle novità del regolamento Omnibus che prevede un abbassamento della soglia di intervento al 20%, rispetto al 30% precedente, e un innalzamento del contributo al 70%, rispetto al 65% precedente”.