Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore.
Il recupero della caserma Montezemolo deve andare di pari passo con la rigenerazione di tutto il quartiere, a partire da piazza d'Armi, il quartiere San Paolo e piazza della Costituzione. Se l'amministrazione ragionerà a compartimenti stagni senza pensare ad un insieme unitario di rigenerazione di queste aree, si perderebbe una buona occasione per una parte della città dal potenziale interessante ma ancora inespresso. La vicenda,surreale, di piazza della Costituzione e degli oneri di urbanizzazione connessi non può lasciare indifferente il cittadino, visto che con quei soldi si potrebbero realizzare opere per il bene della collettività e quindi la vicenda va sanata, senza rinviare alle calende greche la questione. Si valuti seriamente quale sia il modo migliore per collegare gli spazi della ex caserma Montezemolo alle due vicine piazze perché al di là delle prescrizioni del bando regionale al quale l’amministrazione deve attenersi, è bene che si tengano in conto le necessità degli abitanti dei quartieri limitrofi e i bisogni delle future generazioni, se si vuol dare un vero impulso innovativo e partecipato alla città. Non servono complessi faraonici che potrebbero rivelarsi strutture sottoutilizzate ma, al contrario, progetti semplici che puntino a rendere viva e vivibile tutti i giorni questa area che deve diventare, assieme alle due piazze vicine, il vero punto nevralgico della Cuneo Nuova, la quale da luogo prevalentemente dormitorio potrebbe scoprire una nuova vocazione culturale e innovativa di valore. L’amministrazione sarà in grado di fare tutto questo? Ai posteri l’ardua sentenza…
Lorenzo Pallavicini