Un ordine del giorno per impegnare Sindaca e Giunta a “stigmatizzare l’azione del Ministro Crosetto a richiedere alla Presidenza del Consiglio che venga fatta piena luce sugli accadimenti oggetto di denuncia avanzata dal Generale Vannacci, relativamente al presunto utilizzo in zone operative di armamenti ad uranio impoverito”. Nelle ultime settimane il tema è diventato un vero e proprio “tormentone”, ora sbarcherà anche tra i banchi del Consiglio comunale di Cuneo: si tratta del libro “Il Mondo al Contrario”, autoprodotto dal Generale Roberto Vannacci, ex capo della Folgore. A proporre il documento citato in apertura è Beppe Lauria. La polemica, nelle ultime settimane, si è concentrata in particolare sulle frasi sessiste e omofobe contenute nel libro del Generale.
Nell’ordine del giorno Lauria ripercorre le vicende che hanno seguito la pubblicazione del libro: “Nell’immediatezza della notizia il Ministro della Difesa Crosetto con un tweet dichiarava ‘Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il Generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto”.
“Senza che vi sia stato neppure il tempo necessario oltre che per la formalizzazione di qualsiasi legittima contestazione, né tantomeno della altrettanto legittima possibilità di esser audito, il Generale con immediato ordine di servizio veniva sostituito nell’incarico da suo superiore di grado: situazione, dai più, interpretata come azione disciplinare prodottasi immediatamente dopo le esternazioni contenute nel tweet del Ministro”, dice Lauria: “Senza entrare nel merito del libro criticato (banale in alcuni passaggi, quanto rozzo in altri), l’improvvisa sostituzione nell’incarico – letta come vera e propria sanzione disciplinare - rappresenterebbe a detta di tanti una palese violazione del diritto costituzionalmente garantito della libertà di espressione, normato anche dall’ordinamento militare all’art. 1472. E posto che, comunque, al momento del tweet ‘ministeriale’ e della inattesa quanto immediata sostituzione, è difficile supporre che il Ministro e il Generale superiore avessero già avuto modo di leggere e valutare nella sua interezza il libro, il quale consta di 357 pagine”.
“Il Generale Vannacci, per quanto dimostrato nel tempo in innumerevoli incarichi di comando svolti nei diversi teatri internazionali, merita sicuramente tutta la nostra gratitudine e rispetto”, prosegue l’Odg: “Viceversa, l’azione tempestiva (perché?) quanto maldestra del Ministro merita invece di esser censurata, oggi, almeno nella forma. Un tweet non può e non deve metter in discussione il valore e il servizio di un uomo dello Stato vieppiù di questa consolidata e, soprattutto, universalmente riconosciuta caratura”.
Lauria riporta poi una voce: “È stato appreso inoltre, in queste ultime ore, che l’azione ‘punitiva’ possa esser ricondotta alla scelta operata in passato dal Generale Vannacci a difesa dei suoi uomini, circa il presunto utilizzo nelle operazioni sullo scacchiere internazionale di armamenti con uranio impoverito, altamente pericoloso anche per i nostri soldati”.
Riguardo a Crosetto, per Lauria “Proprio per la delicatezza di molti dei risvolti evidenziati un Ministro avrebbe dovuto dosare le proprie esternazioni e, comunque, avrebbe dovuto pur nella libertà di azione delle regole cui soggiacciono le Forze Armate attendere il responso dei doverosi approfondimenti”.
Il tema verrà dibattuto nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo, in programma a settembre.