“L’Unione europea sta mettendo al bando il nostro vino: necessario intervento urgente del Governo per fermare ennesimo boicottaggio ai danni del nostro Paese”. Ad affermarlo è il senatore Giorgio Maria Bergesio, capogruppo Lega in Commissione Agricoltura, dopo l’approvazione da parte di una Commissione del Parlamento europeo della risoluzione che impone al vino etichette come per le sigarette, più tasse e spot vietati negli eventi sportivi. Per l'esponente del carroccio è “un vero e proprio attacco, l’ultimo di una lunga serie, al Made in Italy”, quello sferrato dalla Beca, la Commissione speciale del Parlamento Ue sulla lotta contro il cancro che ha messo nel mirino il consumo di alcol “senza distinguere tra chi ne fa uso smodato e chi lo consuma con equilibrio”. Obiettivo: rafforzare le politiche di prevenzione e ridurre almeno del 10% il “consumo dannoso di alcol entro il 2025”.
“Tra un paio di mesi la risoluzione verrà sottoposta al vaglio del Parlamento Ue, poi, se supererà l’esame, verrà richiesto agli Stati di adeguarvisi - dice Bergesio -. Dobbiamo muoverci subito perché se venisse approvata, questa risoluzione danneggerebbe gravemente non solo il consumo interno di vino ma anche e soprattutto le esportazioni, con grave danno alla nostra economia”.
“La risoluzione pone in serio pericolo un’economia, una cultura ed uno stile di vita fondamentali per l’Italia – conclude il senatore Bergesio -. Il vino non può essere criminalizzato. Con la Lega mi batterò affinchè per scongiurare questo nuovo attacco alla nostra agricoltura. Martedì in Commissione Agricoltura avremo in audizione il Ministro alle Politiche Agricole Stefano Patuanelli: a lui chiederò quali misure intenda porre in atto a difesa della nostra straordinaria produzione italiana”.