Riceviamo e pubblichiamo.
È stata una seduta del Consiglio Comunale “fantasma” quella svoltasi martedì 4 giugno a Borgo San Dalmazzo. Quasi due ore di discussione non sono state sufficienti ai gruppi consiliari Borgo per Tutti, Realizziamo Insieme, La Torre per ottenere dalla maggioranza e dalla sindaca Robbione la presentazione di una qualsivoglia documentazione capace di sostenere la contrarietà al biodigestore. Solo un netto rifiuto e una generica dichiarazione di contrarietà.
Un confronto del quale neppure rimarrà traccia puntuale: per motivi tecnici, ma non ancora precisati, si è saputo solo in giornata successiva alla seduta del Consiglio Comunale che non è stato possibile effettuarne la prevista ed obbligatoria verbalizzazione audio. A tutt’ora si rimane in attesa di una comunicazione ufficiale da parte della maggioranza sulle ragioni di tale situazione.
La seduta del Consiglio comunale del 4 giugno era dedicata all’esame di una delibera con la quale la sindaca Robbione e la maggioranza intendevano affermare la propria contrarietà alla realizzazione del biodigestore: a motivazione di tale contrarietà carenze di garanzie di efficacia, di efficienza e di sostenibilità economica e ambientale del suddetto impianto.
Ad apertura di seduta la consigliera Luisa Agricola, a nome dei gruppi di minoranza, ha portato l’attenzione del Consiglio Comunale sul grave vizio giuridico e di forma del testo: in esso si esprime un dissenso senza portare le ragioni di tale contrarietà. La Consigliera ha quindi invitato la Giunta ad integrare la documentazione, mettendo agli atti tra gli altri, la relazione dell’Università di Trento, commissionata dalla stessa amministrazione comunale, con una spesa di circa 15 mila euro. Una relazione che esprime criticità, alcune peraltro già superate dall’evoluzione del progetto, altre espresse in forma di consiglio, ma non di contrarietà alla ralizzazione del biodigestore.
Tale richieste sono state rigettate senza argomentazioni da parte della maggioranza di Uniti per Borgo. Una decisione biasimevole, che contraddice la stessa Sindaca che a parole condanna le tifoserie su un tema così delicato, ma rifiuta poi categoricamente di accettare le riflessioni della minoranza. Considerata l’importanza del dibattito il consigliere Varrone ha richiesto di allegare alla documentazione da inviare agli uffici della Provincia di Cuneo incaricati di svolgere la Valutazione di Impatto Ambientale il verbale fedelmente trascritto della seduta di Consiglio.
Nel corso del dibattito, svoltosi nella situazione inverosimile di non avere a disposizione una proposta di delibera suffragata da contenuti, i gruppi di minoranza hanno richiamato, come già fatto in precedenti occasioni, la necessità del Consiglio di svolgere senza pregiudizi la lettura dei documenti agli atti della Conferenza dei servizi ed espressi dagli Enti pubblici con responsabilità di controllo della salute e dell’ambiente, nello specifico l’Azienda Sanitaria Locale e l’Agenzia regionale per l’ambiente. In particolare quest’ultima ha valutato che “il progetto in linea di principio si ritiene ambientalmente sostenibile e condivisibile anche dal punto di vista impiantistico quando entrambe le fasi (digestione anaerobica e compostaggio) vengano correttamente progettate, realizzate e gestite”.
Siamo convinti di aver svolto con responsabilità un confronto, evidenziando aspetti concreti, verificabili e confrontabili, utili ai cittadini per acquisire informazioni e formarsi elementi di giudizio. Sopratutto per queste ragioni ci ha rammaricato e sorpreso aver appreso solo il giorno seguente e dopo averne fatta esplicita richiesta, che dell’intero dibattito svoltosi lungamente in Consiglio non è stata effettuata nessuna registrazione audio e degli interventi, così come effettuati, non rimarrà traccia alcuna.
I consiglieri Varrone Pierpaolo, Agricola Luisa, Bassino Marco, Basteris Luca, Giorda Luisa per i gruppi consiliari Borgo per Tutti, La Torre e Realizziamo Insieme