C’è anche quello che riguarda il biodigestore di Borgo San Dalmazzo tra i progetti per la gestione dei rifiuti che si sono aggiudicati i fondi stanziati nell’ambito del PNRR. Il Piemonte è riuscito a ottenere oltre 47 milioni di euro: a Borgo San Dalmazzo andranno 12 milioni e 851 mila euro. La somma sarà destinata al Consorzio Ecologico Cuneese per il progetto di Acsr per la riqualificazione del sito di San Nicolao.
Il comunicato diffuso martedì dalla Regione Piemonte parla di “riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio esistente che consente la produzione di biometano grazie all’inserimento di una sezione di digestione dei rifiuti organici da raccolta differenziata e degli sfalci del verde”. Si tratta in sostanza del discusso biodigestore, finito a Borgo al centro di un acceso dibattito che ha portato anche alla nascita di un comitato che si oppone alla realizzazione del progetto, guidato da Mauro Fantino, ex assessore dimessosi proprio perchè in disaccordo con l'amministrazione sul tema: tra i punti finiti al centro delle polemiche i costi, un impianto ritenuto sovradimensionato e le conseguenze ambientali per Borgo San Dalmazzo e per i territori limitrofi.
Durante la campagna elettorale la sindaca Roberta Robbione aveva a sua volta parlato della necessità di rivedere il progetto: “Riteniamo sia valida l’idea di rifiuto come risorsa, ma ci teniamo a dire che questo progetto deve essere totalmente ripensato e dimensionato rispetto all’ambito di Acsr, perchè sia rispondente ad esigenze ambientali e di salute dei cittadini. Dobbiamo essere assolutamente attenti e monitorare l’iter. Noi metteremo sempre al primo posto tutela cittadini e ambiente”, aveva commentato l’attuale prima cittadina durante un confronto pubblico con gli altri candidati. Una posizione confermata ora, dopo l’aggiudicazione dei fondi del PNRR: “Avvieremo un confronto con i Sindaci coinvolti. - spiega la sindaca borgarina - Rimango dell’idea che l’impianto debba essere funzionale al bacino Acsr: vanno individuate e definite le reali esigenze del territorio. Nei prossimi giorni incontreremo anche i rappresentanti di Cec e Acsr per capire i tempi e i prossimi passi a cui procedere”.
Entusiastico, invece, il commento di Pier Giacomo Quiriti, presidente del Consorzio Ecologico Cuneese, riportato nel comunicato stampa diffuso dalla Regione: “Quello che abbiamo ottenuto insieme è un grande risultato in cui speravamo tutti ma di cui nessuno aveva la certezza. Sono soddisfattissimo che il progetto sia stato approvato, non era per nulla scontato ed è il giusto premio per quanti ci hanno creduto fin dal principio. Il merito va soprattutto all’Acsr Spa, che da anni lavora alla proposta di riqualificazione tecnologica dell’impianto di compostaggio esistente con la produzione di biometano. Il progetto ha un significato importante per il futuro del nostro territorio, soprattutto perché va a migliorare l’attuale situazione dal punto di vista ambientale. Ora dobbiamo lavorare bene per fare sì che la popolazione ne colga a pieno lo spirito con cui è stato concepito. Fondamentale sarà avviare un confronto allargato nelle sedi opportune tra i 54 Comuni soci azionisti dell’Acsr Spa per arrivare ad una proposta condivisa sulla realizzazione dell’intervento”.