“
Io continuerò a far valere in tutte le sedi gli interessi di Borgo”. Così
Roberta Robbione, sindaca di Borgo San Dalmazzo, si era espressa la sera dello scorso 17 febbraio, al termine
dell’assemblea Acsr-CEC che aveva formalmente accettato il finanziamento PNRR per il biodigestore da realizzare nell’area della ex discarica di San Nicolao. Una decisione favorevole, quella dell’assemblea, arrivata malgrado la posizione del Comune di Borgo San Dalmazzo, fermamente contraria fin dall’insediamento della nuova Giunta, avvenuto lo scorso anno. Ora la battaglia dell’amministrazione borgarina si arricchisce di un nuovo capitolo: il Comune ha infatti presentato
ricorso al Tar per richiedere l’annullamento della deliberazione della citata assemblea Acsr-CEC dello scorso 17 febbraio. La decisione di presentare ricorso è stata approvata dalla Giunta, con conseguente delibera, dopo la riunione dello scorso 27 aprile.
Il Comune di Borgo - si legge nella delibera - ritiene che il provvedimento del Consorzio Ecologico Cuneese “sia stato adottato sulla base di motivazioni sostanzialmente economiche, mentre non abbia considerato alcun aspetto relativo alla ricaduta ambientale dell’investimento” e che “non abbia tenuto conto della recente giurisprudenza amministrativa in materia di 'impianti minimi', la quale è orientata ad assegnare al mercato in libera concorrenza l’attività di trattamento dei rifiuti organici”. Ancora, per il Comune di Borgo il CEC “non ha considerato gli interessi della collettività insediata sul territorio sul quale dovrebbe essere realizzato l’impianto”.