BORGO SAN DALMAZZO - Biodigestore, il nuovo presidente Acsr: "Riqualificheremo un sito in cui una discarica c'è già"

Giancarlo Isaia è stato nominato durante l'assemblea di venerdì: "Riattiverò una cabina di regia tra Sindaci, il mio obiettivo è condividere le scelte il più possibile"

a.d. 10/07/2023 13:13

Il mio scopo è cercare di condividere il più possibile le scelte. A questo scopo intendo riattivare la cabina di regia tra Sindaci per tenerli informati sui vari passi. Mi sembra ci sia la voglia, da parte della politica, di seguire il progetto: il nostro obiettivo deve essere chiarire il più possibile le perplessità di chi oggi è contrario”. A parlare è Giancarlo Isaia, nuovo presidente dell’Azienda Cuneese Smaltimento Rifiuti. Già membro del Consiglio di Amministrazione, è stato nominato durante l’assemblea di venerdì 7 luglio. Contestualmente, Ettore Zauli è entrato all’interno del Consiglio in rappresentanza di Borgo San Dalmazzo, in sostituzione del dimissionario Agostino Forneris, ormai ex presidente. 
 
Tema centrale del mandato di Isaia sarà chiaramente il progetto per il biodigestore di Borgo San Dalmazzo, citato in apertura, che da anni divide la politica cuneese: diciotto i voti favorevoli, altrettanti quelli contrari (con tre astensioni) durante la discussa assemblea dei Sindaci del 17 febbraio scorso, che ha formalmente accettato - grazie soprattutto al peso ponderato del voto di Cuneo - il finanziamento PNRR per la realizzazione dell’impianto.
 
Per Isaia negli ultimi anni non si è fatto abbastanza dal punto di vista della comunicazione, per rendere noti alle amministrazioni e ai cittadini i motivi per i quali il biodigestore è ritenuto necessario: “Si poteva certamente fare di più. Io cercherò di divulgare il più possibile con territorio ed enti, anche e soprattutto coinvolgendo i tecnici. Lo farò anche per diradare le preoccupazioni: capisco che possano esserci dubbi quando le cose non vengono illustrate con la dovuta calma”.
 
Sull’assenza del conferimento di rifiuti necessario per rendere redditizio l’impianto, Isaia replica che “i quantitativi dovranno esserci nel 2026, quando sarà pronto l’impianto. Per arrivare a questo obiettivo confido molto nella collaborazione tra enti: sarà importante il ruolo del nuovo Ato regionale. Oggi il biodigestore non c’è: quando la struttura ci sarà, allora sarà più facile per la politica coinvolgere anche chi oggi non ha ancora formalmente manifestato la sua disponibilità”.
 
Un’ultima riflessione riguarda il sito di San Nicolao, dove il biodigestore dovrebbe sorgere: “Fino ad oggi è sfuggito a molti il fatto che lì una discarica esiste già, e comporta dei costi di gestione: costruire il biodigestore ci permetterà di riqualificare quel sito. In più ci permetterebbe di mantenere la gestione dei rifiuti in un impianto pubblico, che offre maggiori garanzie rispetto al privato”.
 
Nel frattempo non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico cuneese alla nomina di Isaia: in mattinata Giancarlo Boselli, capogruppo degli Indipendenti, ha ufficialmente richiesto alla sindaca Patrizia Manassero di convocare il neo presidente di Acsr per un’audizione presso la Commissione consiliare competente. La prima cittadina, durante l'ultimo Consiglio comunale, aveva chiesto di convocare al più presto una commissione affinchè i consiglieri cuneesi potessero confrontarsi sulle rimodulazioni del progetto.

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