Riceviamo e pubblichiamo la nota del gruppo consiliare Borgo per Tutti:
Le dimissioni del Presidente di ACSR, giungono in un momento delicato. Borgo San Dalmazzo perde anche il proprio rappresentante all'interno del Consiglio di Amministrazione.
Pur se motivate con ragioni personali, non è difficile immaginare che le dimissioni di Forneris siano da collegarsi alle recenti decisioni dell'Assemblea dei Sindaci dell'Azienda pubblica ed in particolare alla posizione di netta contrarietà espressa dalla sindaca Robbione.
Le parole con le quali Agostino Forneris lascia la Presidenza di ACSR richiamano la missione dell'Azienda “mirata alla realizzazione e gestione degli impianti tecnologici” per la gestione dei rifiuti. Parole che lasciano intendere un orientamento favorevole al miglioramento degli impianti esistenti attraverso la realizzazione del biodigestore.
Le dimissioni di Forneris accrescono la solitudine di Borgo San Dalmazzo nei confronti del territorio cuneese. Con la votazione nell'Assemblea dei soci dell'ACSR Borgo rompe i rapporti di dialogo con tutti i maggiori centri cittadini dell'area cuneese. Non solo con Cuneo, ma anche con Boves, Busca, Caraglio, Dronero. Un esito che era prevedibile: non per colpe di altri ma per demeriti propri. È il frutto di scelte inspiegabilmente non condivise con i Sindaci e con il Consiglio comunale.
Il Consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo non ha infatti votato alcuna delibera di contrarietà al progetto del biodigestore. E neppure lo ha fatto la Giunta.
Al contrario, nel corso della seduta del 16 febbraio scorso, tutti gli intervenuti nel dibattito hanno sostenuto e riconosciuto che la tecnologia di lavorazione dei rifiuti prodotti dagli scarti di cucina (di questi si tratta e non di altre tipologie) utilizzata in un biodigestore è la migliore possibile: sia da un punto di vista ambientale che energetico. Condizione affermata sia dalla relazione della Sindaca che dalla stessa maggioranza. La contrarietà da parte della giunta Robbione è invece emersa sui quantitativi che tale impianto abbisogna per funzionare al meglio e che oggi sono disponibili solo in parte.
È stata una forzatura da parte della Sindaca presentare all'Assemblea dei Sindaci il no di Borgo San Dalmazzo come espressione del consiglio comunale. I rappresentanti dei tre gruppi consiliari (la cui somma dei voti ottenuti alle elezioni dello scorso anno sono superiori a quelli ottenuti dalla lista di maggioranza) si sono infatti espressi positivamente all'ipotesi di costruzione del biodigestore. Il nuovo impianto consentirà: l’eliminazione degli odori che originano dall’attuale lavorazione dei rifiuti; la produzione di compost di qualità e di energia da vendersi sul mercato delle energie rinnovabili; guadagno economico per l’azienda, con ricadute positive per la cittadinanza.
Borgo San Dalmazzo oggi è isolata per decisione propria: le granitiche certezze sono un piccolo cumulo di detriti.
Ci auguriamo che, per il bene della Città e dei cittadini di Borgo San Dalmazzo, la sindaca Robbione ed il gruppo di maggioranza vogliano deporre al più presto l'atteggiamento di opposizione sdegnata per riaprire il dialogo, con il Consiglio e con i Comuni.
I consiglieri comunali del gruppo consiliare Borgo per Tutti
Pierpaolo Varrone
Luca Basteris
Luisa Giorda