A quattro giorni dalla discussa assemblea dei Sindaci di Acsr e CEC che ha approvato il finanziamento PNRR per il biodigestore di Borgo San Dalmazzo, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero è tornata ad esprimersi sull’argomento. Lo ha fatto in una nota diffusa dal suo ufficio stampa nella giornata di oggi, martedì 21 febbraio, commentando le dimissioni di Agostino Forneris dalla presidenza dell’Acsr, annunciate stamattina dall’azienda e arrivate “per motivi personali”.
Spiega la prima cittadina cuneese: “Ho appreso con dispiacere la notizia. Rispetto e accolgo le ragioni che lo hanno spinto a questa decisione e che, come mi ha spiegato in un colloquio lo stesso Forneris, non hanno a che vedere con i dibattiti e le decisioni in corso. La sua competenza esperita in questi mesi resta preziosa”.
Poi un commento sulla discussa assemblea di venerdì e sull’altrettanto contestata posizione della stessa Manassero: la sindaca di Cuneo, dopo aver annunciato che avrebbe rispettato la volontà di Borgo (fermamente contraria al progetto), ha poi invece espresso parere favorevole, voto risultato decisivo nel prevalere del “sì”.
“Come è ben noto ormai, - si legge nella nota - l’assemblea ha scelto di accogliere il finanziamento ottenuto dal progetto, considerandola una possibilità concreta e reale di rendere risorsa i rifiuti e alla luce del fatto che le perplessità di carattere ambientale sono state sciolte. Decisioni impegnative e delicate come quella in questione richiedono un confronto che spesso non è semplice. Il mio sforzo è stato nei giorni scorsi di pormi in modo dialogico e al contempo determinato nella ricerca della maggiore condivisione possibile. Consapevole della diversità di vedute, ho proposto la creazione di un tavolo tecnico per affrontare le questioni emerse in queste settimane nelle diverse sedi - soprattutto rispetto ai temi della sostenibilità economica del progetto - e a cui non può rispondere solo la politica, ma necessita della competenza degli esperti”. Parole, quelle della Sindaca, che pur tornando sulla questione non chiariscono le motivazioni della brusca inversione di marcia avvenuta a poche ore dalla decisiva assemblea di venerdì.
Prosegue la nota: “Il mio impegno nelle prossime settimane sarà quello di trovare condivisione a partire dalla scelta sulla nuova presidenza Acsr, e nuovi spazi di confronto, affinché, mentre si percorreranno le tappe procedurali previste dall’accoglimento del finanziamento, si arrivi alla definizione di un progetto che sappia essere condiviso e sostenuto nel contesto dell’Acsr-CEC e che sarà importante per tutto il territorio provinciale”. Gli spazi di manovra, però, saranno estremamente limitati: il progetto da realizzare sarà infatti quello candidato al finanziamento PNRR, e non saranno ammesse sostanziali modifiche, pena la perdita dei fondi ottenuti. Insomma, vista l’enorme distanza di vedute emersa durante l’assemblea di venerdì, è decisamente difficile immaginare che si arrivi ad un “progetto condiviso” dai due fronti.
A margine, si apre la questione dell'eredità di Forneris: da tradizione il presidente è sempre stato nominato da Borgo, ma ora è facilmente intuibile come la scelta ricadrà su una figura favorevole al biodigestore. Con la Giunta borgarina fermamente schierata contro il progetto e pronta a dare battaglia, come verrà sbrogliata la matassa?