Con una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, è intervenuto oggi (lunedì 15 febbraio) sulla vicenda della mancata riapertura degli impianti sciistici, comunicata con poche ore di anticipo rispetto al previsto avvio.
“La notizia - scrive Borgna - ha colto di sorpresa gli operatori del comparto montano che speravano di tornare a lavorare e che erano pronti a ripartire, pur trovandosi ormai al termine di una stagione a dir poco disastrosa. Riconosciamo la gravità del momento e la necessità di assumere le massime cautele per limitare la diffusione del contagio da coronavirus, ma la decisione del governo e - in particolare - le modalità e i tempi con cui è stata gestita la vicenda degli impianti di risalita ci sono sembrati poco rispettosi del lavoro di tante persone che operano nel comparto neve”.
Borgna continua: “Tale decisione è destinata poi ad avere pesanti ripercussioni sull’intera economia che ruota intorno al turismo invernale della Granda. Come Lei ben sa, la nostra è infatti una provincia montana che conta 14 comprensori sciistici, con 73 impianti di risalita per più di 350 km di piste che danno lavoro a 400 operatori e 4.000 addetti tra diretto, indotto e filiera. Mi auguro che una gestione così disorganizzata non abbia più a ripetersi perché non sarebbe di certo capita né tollerata dalla nostra gente che, con grandi sacrifici, continua a credere e a vivere di e in montagna”.