Undici milioni e 700mila euro da destinare alla Provincia per le manutenzioni ordinarie e straordinarie delle strade della Granda. E’ quanto annunciato ieri lunedì 9 dicembre ad Alba dal ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, in visita al basso Piemonte dopo l’alluvione di fine novembre. De Micheli, che era accompagnata dal presidente della Regione Alberto Cirio e dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Difesa del suolo Marco Gabusi oltrechè dalla deputata Chiara Gribaudo, dal prefetto Giovanni Russo e dal sindaco di Alba Carlo Bo, ha incontrato anche il presidente della Provincia Federico Borgna.
Subito dopo l’ondata di maltempo, Borgna aveva scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e allo stesso ministro De Micheli esprimendo tutta la sua preoccupazione in merito alla grave situazione in cui si era venuto a trovare il territorio della “Granda”. “Oltre ad essere in ginocchio a causa di alluvioni e maltempo – aveva scritto Borgna – oggi la nostra provincia rischia il totale isolamento finendo schiacciata dai blocchi burocratici. Con il crollo del viadotto della Torino-Savona non siamo più solo una provincia isolata, ma un’isola vera e propria. Abbiamo bisogno di infrastrutture e di risorse. Diamo allo Stato 11,7 milioni, riceviamo poco più di 1 milione. Ora abbiamo 7,8 milioni di danni per oltre 500 frane, in parte evitabili con una manutenzione puntuale. Nel solo reparto di Alba i danni ammontano a 2,3 milioni”.
Il ministro De Micheli ha risposto a Borgna comunicando che il Governo ha previsto con la legge di bilancio il trasferiremo al Piemonte 55 milioni per le manutenzioni stradali, di cui proprio 11,7 destinati in particolare alla Provincia di Cuneo. “Il Governo – ha detto il ministro – garantisce le risorse delle richieste urgenti dei Comuni per riparare i danni e ripristinare la viabilità”.
Il commento di Borgna sui fondi in arrivo alla Provincia: “Se fossero confermati sarebbe senz’altro una buona notizia rispetto alla drammatica situazione nella quale ci troviamo, ma aspettiamo di vedere i fatti. Quello che sicuramente a noi servirebbe sono le risorse per la manutenzione ordinaria delle strade provinciali. E’ la carenza di fondi sulla spesa corrente che non ci permette a tutt’oggi di svolgere l’adeguata attività di prevenzione per un territorio sempre più fragile. Se ad esempio non possiamo spendere 500 euro per la pulizia delle cunette, sarà poi ancora più difficile trovare 20 mila euro per risolvere i danni di una frana che avremmo potuto evitare”.