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Il gruppo di maggioranza ha preso in considerazione l’espulsione del consigliere Fantino per insanabili divergenze politiche, anche per rendere chiara a tutti la corrispondenza tra posizioni e composizione del Consiglio comunale. Non ci sono però strumenti giuridici o disposizioni che consentano questa misura, che sarebbe quindi illegittima. Sarebbe lo stesso Fantino a dover richiedere il passaggio al gruppo di minoranza, il quale dovrebbe accettarlo al suo interno, oppure costituire un nuovo gruppo, che però dovrebbe essere formato da almeno due consiglieri”. Così il sindaco di Borgo San Dalmazzo
Gian Paolo Beretta ha replicato
all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza Borgo 3.0 sulla posizione dell’ex assessore
Mauro Fantino, dimessosi il 30 dicembre del 2019 per disaccordi con l’amministrazione sul tema del nuovo biodigestore.
“Da mesi - si legge nel testo dell’interrogazione - pur continuando a sedere sui banchi della vostra maggioranza, Fantino raccoglie firme contro il suo operato, organizza banchetti con scritte che denunciano il mancato rispetto del vostro programma, presenta interrogazioni in cui chiede spiegazioni, come se non fosse per nulla informato sull’operato suo e della maggioranza. In democrazia è importante che i ruoli tra maggioranza e opposizione siano ben definiti, anche per non disorientare l’elettorato, e crediamo che tale situazione stia creando problemi per l’amministrazione della città”.
La risposta del primo cittadino è arrivata durante il Consiglio comunale che si è tenuto in videoconferenza lunedì 21 dicembre: Beretta ha chiarito come per l’amministrazione non sia possibile prendere alcun provvedimento nei confronti di Fantino. Il Sindaco non ha però risparmiato stilettate all’ex assessore: “Non voglio dare giudizi di valore, ma ritengo che il consigliere Fantino, eletto sulla base di un programma politico in una lista di candidati, debba dei chiarimenti non solo al Consiglio comunale, ma anche ai cittadini che lo hanno eletto”.
Secca la replica dell’interessato: “Mi fa un po’ ridere che con i gravi problemi di Borgo, la problematica da discutere sia sapere se mi siedo a destra, sinistra, nord o sud. Per me l’importante è rimanere fedele al programma, semmai sarà qualcun altro a violarlo”.