Maggioranza e opposizioni a Borgo San Dalmazzo si sfidano in punto di diritto sul rinnovo dello statuto comunale. Nell’ultima seduta consiliare è stata bocciata la proposta delle minoranze per l’integrazione delle norme sui casi sulla decadenza dei consiglieri comunali, “così come previsto - fanno notare gli esponenti di Borgo per Tutti, La Torre e Realizziamo Insieme - da una legge della Repubblica Italiana dell’anno 2000”, ovvero il testo unico sugli enti locali. Le ragioni del diniego, spiegano i consiglieri, sono state motivate dal fatto che esiste ancora un regio decreto del 1915 che norma tali possibilità: “Da allora sono trascorsi 109 anni. Non è stato dato di sapere se voler conservare una norma così antica sia dettato da un sentimento affettivo o da un desiderio di accumulo di antichità”.
“Desta sorpresa il rifiuto della giunta e della maggioranza consiliare di Borgo San Dalmazzo di aggiornare lo Statuto comunale alle più recenti disposizioni di legge” affermano le opposizioni. Nel frattempo, in ossequio alla parità di genere, i gruppi hanno optato per un cambio in seno alla commissione Urbanistica del Comune, dove erano presenti solo consiglieri maschi: Marco Bassino, ex candidato sindaco e unico eletto del gruppo La Torre, farà posto a Luisa Agricola del gruppo Realizziamo Insieme.
La sostituzione dev’essere ora ratificata dalla giunta: un esempio, affermano i proponenti, di come “l’affermazione dei diritti fondamentali delle donne si realizzi certamente nel linguaggio ma subitamente in atti concreti”.