Le dimissioni di Fulvio Moirano dalla presidenza della Fondazione Ospedale Santa Croce e Carle, giustificate con i crescenti impegni lavorativi a soli due mesi dalla riconferma, hanno indubbiamente colto di sorpresa molti addetti ai lavori, ma nel mondo della politica c’è chi non si scompone troppo, anzi.
“Le dimissioni del dottor Moirano non sono un fatto di rilievo, né lo sarà il nominativo di chi andrà a sostituirlo: la Fondazione è un’entità privata che non ha alcuna competenza legale nel proporsi come programmatrice delle scelte su dove e come collocare il nuovo Ospedale della Città di Cuneo, scelte che spettano invece alla Regione e al Comune”.
A parlare è Giancarlo Boselli, ex vicesindaco di Cuneo con Valmaggia e candidato alla successione di Federico Borgna alle prossime Amministrative 2022 con la lista ‘Indipendenti’. Se è vero quel che sostiene il ‘Gianburrasca ‘ della politica cittadina, che nelle ultime settimane ha creato scompiglio per i suoi attacchi all’amministrazione sulla sicurezza in corso Giolitti e sul progetto del parking sotterraneo in piazza Europa riguardo alla paternità della decisione, è altrettanto vero che gli enti preposti quella decisione l’hanno presa o avallata e a meno di clamorosi colpi di scena la sede dell’ospedale sarà a Confreria, negli spazi intorno al Carle.
Boselli si spinge oltre e getta un’ombra di sospetto sul passo indietro di Moirano: “L’indicazione fatta dalla Fondazione e accettata dall’attuale Consiglio Comunale potrebbe essere ritenuta illegittima sulla base delle normative che regolamentano la possibilità di costruire nella zona in questione di Confreria e che inoltre, i tempi reali di progettazione e costruzione previsti non consentirebbero comunque di accedere ai finanziamenti possibili - continua il politico di lungo corso, già ex Pd, Leu e ora candidato per una lista civica -. Alla luce di questi elementi le dimissioni dell’ex Presidente Moirano potrebbero forse quindi avere anche altre motivazioni assai più comprensibili”.
Al momento non risultano, almeno pubblicamente, impedimenti alla costruzione dell’ospedale nella zona di Confreria. Tant’è che già il Piano Regolatore approvato nel 2008 prevedeva il nuovo nosocomio in quell’area.
L’aspirante sindaco si spinge oltre e attacca a testa bassa: “La Fondazione (che ha commissionato un progetto comparativo di pre-fattibilità n.d.r.) potrebbe essere chiamata a rispondere di questa indebita ingerenza che compete agli enti pubblici. Potrebbero anche esserlo personalmente gli stessi membri del suo Consiglio, che rivestono funzioni in enti pubblici o li rappresentano in detta associazione privata”.
Infine la promessa elettorale: “Sarà certamente il nuovo Consiglio comunale eletto a maggio 2022 a riprendere in mano concretamente la questione. Se sarò eletto Sindaco metterò in pratica tutti gli atti necessari, già nel primo mese del mio mandato, per costruire il nuovo ospedale sul sito dell’attuale Santa Croce”.