Si sono svolte domenica 20 settembre le commemorazioni per il 77° anniversario
dell’eccidio di Boves. La cerimonia ufficiale, condizionata quest’anno dalle norme di distanziamento anti Covid, è stata celebrata in piazza Italia per ricordare il 19 settembre 1943. Quel giorno i soldati tedeschi bruciarono per rappresaglia oltre 300 case del paese e trucidarono 25 civili inermi, tra i quali i sacerdoti don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo e l’industriale Antonio Vassallo. Boves subì poi ancora due stragi, a fine 1943 e il 26 aprile 1945.
Quest’anno la ricorrenza è stata caratterizzata dalla consegna della cittadinanza onoraria a Alexander Herrmann e Kurt Bergmaier, rispettivamente sindaco ed ex consigliere comunale di Schondorf Am Ammersee, cittadina della Baviera con cui cinque anni fa il Comune di Boves ha stretto un patto di amicizia. L’evento è frutto di un cammino di conoscenza reciproca e di riconciliazione tra Boves e la località tedesca dove è sepolto Joachim Peiper, il comandante che ordinò la strage bovesana. Alla vicenda è dedicato anche il documentario dal titolo “Semi di speranza” realizzato da Tv2000 e presentato venerdì sera 18 settembre in anteprima nazionale. Alla commemorazione ufficiale anche Nikzat Khosro, presidente dell’Associaizone medici e farmacisti iraniani residenti in Italia e Ughetta Biancotto, presidente provinciale Anpi.