Coup de théâtre di Maurizio Paoletti. Durante il Consiglio comunale di ieri sera, giovedì 3 febbraio, il sindaco della città medaglia d’oro per la Resistenza si è reso protagonista di un gesto quantomeno irrituale. Il primo cittadino ha abbandonato l’aula consilare lasciando la presidenza della seduta al vicesindaco Matteo Sebastiano Ravera, che non ha potuto far altro che prendere atto dell’assenza del numero legale necessario per proseguire. Anche i consiglieri di maggioranza, infatti, hanno preso giacca e cappello e si sono incamminati sulla via di casa. Seduti al loro posto sono rimasti solamente i rappresentanti della lista “Vivere Boves” dell’ex candidato sindaco Gianni Martini (assente per motivi personali): Giuseppe Agostino Marro, Valeria Arpino e Costanza Lerda.
A mandare fuori dai gangheri Maurizio Paoletti è stata la discussione di un punto all’ordine del giorno relativo alla Scuola di Pace di Boves, che già nelle scorse settimane aveva creato ruggini all’interno dell’assemblea cittadina. La questione si intreccia alla surroga di un consigliere e alla nomina della nuova presidente Enrica Di Ielsi, assessore dimissionario. Nella seduta dello scorso 10 gennaio, l’intero gruppo “Vivere Boves” aveva abbandonato l’aula ancora prima di iniziare l’appello perché il sindaco, nelle sue funzioni di presidente del Consiglio comunale, si era rifiutato di anticipare la discussione sul tema rispetto al calendario previsto. Ieri sera Paoletti ha deciso di rendere pan per focaccia ai suoi avversari e ha abbandonato l’aula dopo un accorato discorso, in cui ha rivendicato l’azione di governo del Comune e stigmatizzato l’atteggiamento della minoranza, secondo lui rea di avere un atteggiamento eccessivamente ostile e di fare politica più sui giornali che nelle sedi opportune. “In questo momento di pandemia sono davvero disgustato del vostro comportamento e vi invito a riflettere seriamente sul ruolo che state svolgendo, perché la storia, come giudica me, giudica anche voi” ha detto Paoletti rivolgendosi ai banchi alla sua destra. “La scorsa volta - ha aggiunto - il consigliere Martini (Gianni n.d.r.) ha detto alla stampa che era stufo di farsi prendere in giro e che bisogna reagire, questa volta sono io a essere stanco di essere preso in giro dalla minoranza e reagisco”.
Prima dell’Aventino del sindaco la seduta, durata in totale una mezz’ora, si era svolta con tranquillità. Sono statati approvati i verbali delle precedenti sedute, la deliberazione di una variazione di bilancio e una modifica al Dup, conseguente all’aggiornamento del Piano dei Lavori pubblici per i lavori di illuminazione e messa in sicurezza delle scuole e della biblioteca.