CUNEO - Caccia sospesa in Piemonte, Coldiretti: "Servono immediati chiarimenti sul pronunciamento del Tar"

La preoccupazione dei vertici regionali dell'organizzazione agricola: "Rischia di subire un arresto inaccettabile l’attività di depopolamento dei cinghiali"

04/10/2024 19:55

In attesa di informazioni e indicazioni più precise relativamente alla sospensione dell’attività venatoria in Piemonte – per effetto del pronunciamento del TAR che ha accolto il ricorso di alcune associazioni animaliste – Coldiretti esprime grandissima preoccupazione per le conseguenze che ne possono derivare.
 
“In particolare - sottolineano Cristina Brizzolari presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale - rischia di subire un arresto inaccettabile l’attività di depopolamento dei cinghiali, con effetti disastrosi per il controllo della diffusione della PSA”.
 
Stanti le informazioni disponibili, risulterebbe possibile lo svolgimento dell’attività di controllo e contenimento ai sensi dell’art. 19 della legge n. 157/92, svolta dai soggetti abilitati il cui coordinamento è demandato alle amministrazioni provinciali. Attività di controllo nell’ambito della quale, in applicazione del PRIU della regione Piemonte, rientrerebbero anche gli interventi urgenti ed inderogabili.
 
Auspichiamo tuttavia - concludono Presidente e Delegato confederale di Coldiretti Piemonte - che la Regione faccia quanto prima chiarezza per evitare un’escalation dei danni alle produzioni agricole, un rischio reale alla pubblica sicurezza e un’ulteriore diffusione della PSA.
 

c.s.

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