Nel pomeriggio di oggi, giovedì 24 gennaio, la Lega Pro ha diffuso un comunicato riguardante le quotazioni (nelle scommesse sportive) delle squadre in difficoltà finanziarie. I bookmakers continuano a quotarne le partite ed è evidente che questa pratica pare piuttosto indigesta alla Federazione sportiva, che ha ritenuto opportuno diramare una nota stampa nella quale prende le distanze dall'azione degli allibratori e ricorda il suo ruolo di controllore sulla regolarità dei campionati.
Riceviamo e pubblichiamo:
"In relazione alle difficoltà finanziarie palesate da alcuni club partecipanti al Campionato di Serie C ed alla decisione dei bookmakers di quotarne i relativi eventi, si precisa che si tratta di scelte autonome assunte dai predetti operatori delle scommesse, nazionali ed internazionali, nell’ambito delle rispettive attività di impresa. La Lega Pro, al pari di tutte le altre Leghe, non interviene nelle decisioni inerenti la scelta delle partite di calcio che devono o possono essere oggetto di quotazione sui mercati delle scommesse ovvero sul valore delle quote offerte al pubblico. Sono i bookmakers a valutare e decidere la quotazione e l’offerta nei propri palinsesti dei match delle varie competizioni calcistiche, sulla base di proprie ed autonome valutazioni di ordine tecnico ed economico.
La Lega Pro si occupa e preoccupa, dal canto suo, di vigilare sulla regolarità dei campionati attraverso una attenta e costante attività di monitoraggio dell’andamento dei mercati delle scommesse affidata al partner Sportradar, organismo ufficiale di controllo prescelto da Uefa e Fifa per tutte le competizioni calcistiche a livello nazionale ed internazionale. Laddove l’attività di monitoraggio dei flussi di scommesse registri anomalie o porti ad individuare situazioni di sospetto in ordine alla regolarità delle competizioni, ne viene data immediata e tempestiva comunicazione alla Procura Federale della Figc per lo svolgimento delle indagini di competenza. Si evidenzia, altresi, che le predette attività di monitoraggio sono rafforzate dal protocollo di intesa siglato con l’Agenzia Dogane e Monopoli, che svolge, a sua volta, un puntuale controllo sulle scommesse raccolte dai bookmakers titolari di concessione dello Stato italiano".