La prova - una delle tante - che il clima stia cambiando, l’abbiamo sotto gli occhi da mesi: l’inverno che si avvia a conclusione ha fatto registrare caldo e siccità da record. Le alte temperature hanno anticipato le fioriture di 20-25 giorni rispetto all’anno scorso, mentre la carenza d’acqua preoccupa in vista dei prossimi mesi, cruciali per la crescita delle colture. Già oggi si registrano diffusamente nella provincia di Cuneo portate dei corsi d’acqua dimezzate, mentre il manto nevoso sulle nostre montagne, riserva idrica in fase di scioglimento, risulta pari al 20% delle medie storiche.
“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici - commenta Coldiretti Cuneo - ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.
Molti nostri agricoltori hanno già colto la sfida, sviluppando una forte sensibilità alla questione ambientale attraverso pratiche sostenibili. È fondamentale che le aziende sentano necessario intraprendere questo tipo di percorso, ma lo è soprattutto dare loro la possibilità di farlo. Nascono così i progetti Coldiretti che permettono di sviluppare percorsi orientati al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità.
Il più recente è The Green Experience, cui aderiscono più di 100 vitivinicoltori della nostra provincia. Alla base, il rispetto di regole volte a garantire la biodiversità attraverso pratiche eco-compatibili ed eco-sostenibili, quali l’inerbimento dei vigneti, le semine di essenze floreali per attrarre gli insetti impollinatori, l’installazione di insect house per lo svernamento degli insetti utili o di nidi per gli uccelli, ecc.
Con The Green Experience l’impegno dei nostri imprenditori per l’ambiente, il territorio e la biodiversità è tangibile e incoraggiante, ma per scongiurare le conseguenze del “clima impazzito” occorre un’inversione di rotta a livello globale. E globale sarà la manifestazione indetta per domani, Global Strike for future, che coinvolgerà milioni di giovani nelle maggiori piazze del mondo, uniti per chiedere politiche più incisive contro i cambiamenti climatici indotti dall’uomo. A Roma parteciperanno anche i giovani agricoltori Coldiretti guidati da Veronica Barbati, Delegata nazionale di Giovani Impresa.