La settimana corrente è dedicata ad una campagna di comunicazione denominata “#Homelesszero”. Si tratta di un complesso di azioni informative, promosso dalla “Federazione Italiana Organismi Senza Dimora” (fio. PSD) con il patrocinio del Ministero per le Politiche Sociali, pensate per sensibilizzare in merito al lavoro quotidiano e sinergico di organizzazioni no-profit che dedicano il loro tempo e attenzioni ai “senza tetto” con i quali progettano, nel tentativo di uscire da situazioni di emergenza, formule sostenibili di “abitare”, mirate ad una vita libera e lineare.
Il Piemonte si sta ponendo in marcia lungo tale direttrice sociale; ha, infatti, partecipato alla formulazione di una progettualità per contrastare la grave emarginazione adulta e la condizione del senza dimora grazie alla quale sarà presumibilmente possibile avvalersi del Fondo Europeo PON “Inclusione” e di Fondi Europei per gli aiuti agli indigenti PO I FEAD.
A Cuneo esiste una rete di ospitalità per persone senza fissa dimora, modulata dalla Caritas, con cadenza mensile, integrata durante il periodo invernale dalla pronta accoglienza denominata “Emergenza freddo” gestita dalla Croce Rossa.
«Il Comune di Cuneo - afferma l’Assessore Aragno - è stato parte attiva nel comporre la progettualità regionale sui fondi PON e FEAD grazie ai quali, credo dall’autunno, vedremo la costruzione di sinergie di rete tra il pubblico e il privato sociale volte a monitorare le situazioni homeless sul territorio, nel tentativo di far emergere anche coloro che non abbiano inteso rivolgersi ai servizi socioassistenziali; grazie a questa ‘antenna’ o ‘unità di strada’ il Consorzio Socio Assistenziale sarà in grado di intervenire nella presa in carico dei soggetti mentre, attraverso il privato sociale, sarà possibile offrire supporti alle emergenze (vestiario, farmaci, dotazioni individuali minime di sopravvivenza, ecc.) e di esprimere interventi alloggiativi leggeri e flessibili (tipo housing-led e/o housing first) per circa quindici soggetti. L’inclusione sociale dell’individuo filtra prioritariamente attraverso il luogo – l’abitazione – ove esprimere potenzialità, cure, attenzioni, sicurezza sostenuta per le persone che della strada hanno fatto la loro casa, da progetti di accompagnamento all’autonomia, alla corretta gestione delle proprie risorse e all’“abitare” stesso».
Il progetto, se finanziato dallo Stato a livello dell’intera Regione Piemonte, potrà portare al Comune di Cuneo circa 150mila euro per il biennio 2018/2019.