“Ancora oggi è possibile che un gesto di disobbedienza a una legge insensata sia contestato come istigazione all'uso di stupefacenti, ancora oggi si rifiuta di comprendere che la legalizzazione della cannabis a scopo ricreativo significherebbe porre un freno alla criminalità organizzata e creare occasioni di crescita e lavoro di cui abbiamo bisogno come dell'aria”: lo dichiara il capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale, Marco Grimaldi, commentando l'atto con cui Igor Boni, presidente dei Radicali Italiani, ha dichiarato pubblicamente di coltivare cannabis in solidarietà al segretario cuneese Filippo Blengino, condotto in questura dopo essersi a sua volta autodenunciato.
“Come altri - prosegue Grimaldi - sono anch'io convinto che un referendum sulla legalizzazione della cannabis potrebbe essere lo strumento per uscire dallo stagnante proibizionismo in cui siamo immersi da anni. Alla Camera sta per approdare il testo sulla coltivazione della cannabis a uso terapeutico, ma – come non mi stanco di ripetere da anni - dobbiamo pretendere e osare di più”.