Pubblicato in origine sul numero del 2 giugno del settimanale Cuneodice: ogni giovedì in edicola
Potrebbe aver trovato una soluzione il percorso per l’affidamento della gestione del parco AcquaViva di Caraglio, situato nell’area dell’ex polveriera in frazione Bottonasco.
A poche settimane dal 21 giugno, solstizio d’estate e data prevista per l’apertura, si sta lavorando alacremente per trovare un nuovo gestore, dopo la rinuncia avvenuta nelle scorse settimane da parte della cooperativa sociale “L’Arca”, unico soggetto ad aver partecipato al bando aperto la scorsa primavera.
Dopo un lungo periodo di trattative e dialogo tra ente e cooperativa, infatti, quest’ultima ha scelto di abbandonare il progetto. Il comune ha quindi accettato serenamente questa scelta ed ha cercato la possibile alternativa. Nel rispondere ad un’interrogazione presentata dal capogruppo di minoranza in consiglio comunale Cecilia Dematteis, il sindaco di Caraglio, Paola Falco ha aggiornato tutti riguardo il percorso che l’amministrazione comunale sta compiendo con una cordata di imprenditori locali per poter garantire l’avviamento della struttura. La cordata di imprenditori è capeggiata da Alessandro Vola, gestore del rifugio Prati del Vallone situato nel comune di Pietraporzio in valle Stura. I lavori sono in corso, ma dalle parole della prima cittadina traspare fiducia in una positiva soluzione per superare almeno in parte lo stato di impasse che si è creato nei mesi scorsi. Si sta trattando un affidamento diretto della struttura per tre mesi, con la sicurezza che la cordata conosca il sito in quanto fu una delle realtà che parteciparono alle giornate di porte aperte organizzate prima dell’emissione del bando. Molto probabilmente visto la complessità dell’area la soluzione è utile per poter “prendere le misure” con la gestione di questo tipo di polo. “Nei prossimi giorni potremo avere una risposta - le parole del sindaco - ma l’intenzione della cordata è quella di avviare le attività già il 21 giugno, con inaugurazione prevista alle ore 18”.
Mille euro al mese il canone di affitto della struttura che sarà aperta in modo parziale. Verranno avviate infatti le attrazioni, quali il bacino balneabile ed il parco avventura. Un avviamento parziale e provvisorio è previsto per il servizio di ristorazione, mentre viene rimandata a data successiva l’apertura del servizio di ostello. Nel frattempo il comune rivedrà gli aspetti più problematici che riguardano il quadro economico di gestione, in modo da verificare se le prospettive iniziali possano essere realistiche o meno. In questo caso potranno essere rivisti alcuni parametri da inserire nel nuovo bando di gestione, che sarà proposto dopo l’estate. Il comune di Caraglio sosterrà le spese per il funzionamento del biolago, accollandosi i costi di elettricità per il funzionamento delle pompe e del sistema di ricircolo e depurazione dell’acqua. Molto probabilmente l’accesso all’area sarà consentito con il pagamento di un biglietto di ingresso, in questo modo si rende la gestione più sostenibile. A carico del comune di Caraglio vi saranno anche le operazioni di manutenzione del verde dell’area divertimento. Una grande attesa si riscontra tra la popolazione della bassa valle Grana, in quanto l’area è molto conosciuta anche per la sua importanza in passato, oltre che per l’importante investimento da parte del comune di Caraglio. L’area è stata utilizzata, con funzione di protezione civile, già nello scorso mese di aprile, con la fornitura di acqua per gli elicotteri impegnati nello spegnimento del vasto incendio che ha colpito le falde del Monte Tamone, tra i comuni di Valgrana e Caraglio.