Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata da Leo Beneduci, segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria Osapp, sulla situazione del carcere di Cuneo. Tra i destinatari il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Sottosegretario Andrea Delmastro e il capo del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo.
Questa Organizzazione Sindacale reputa necessario ed urgente segnalare la grave ed inaccettabile situazione in cui versa la Casa Circondariale di Cuneo. Le condizioni dell’istituto penitenziario hanno raggiunto livelli di criticità mai visti prima, con conseguenze devastanti per il personale di Polizia Penitenziaria e per l'intera struttura detentiva.
Nello specifico:
1. Si registrano quotidianamente violenze inaudite da parte dei detenuti nei confronti del personale. Tra gli episodi più gravi: lancio di olio bollente, causando ustioni importanti; perforazione della membrana timpanica di un agente; tentativo di strangolamento si un poliziotto penitenziario;
2. I detenuti agiscono in totale autogestione e anarchia, rifiutandosi di rientrare nelle celle, salendo sui tetti, provocando risse e guerriglia quotidiana;
3. Il carcere è diventato una piazza di spaccio. I detenuti producono bevande alcoliche, sono frequentemente in stato di alterazione e sembrerebbero avere facile accesso a telefoni cellulari;
4. La struttura ha subito danni ingentissimi, con inferriate sfondate e devastazioni che gravano sull'erario pubblico;
5. Il personale è drammaticamente sottodimensionato: solo due ispettori su 27 previsti e sette sovrintendenti su 35. Gli agenti temono per la propria incolumità, con alcuni che stanno valutando le dimissioni;
6. Si segnalano gravi carenze nell'area sanitaria e problematiche nel reparto di isolamento colonizzato dai detenuti.
Alla luce di quanto esposto, questa O.S. chiede con la massima urgenza:
- Un'ispezione immediata per verificare le condizioni di sicurezza e legalità all'interno dell'istituto.
- Misure immediate per garantire l'incolumità del personale e ripristinare condizioni di lavoro dignitose.
Da evidenziare, inoltre, acchè non si sottovalutino le criticità indicate, come invece l’attuale amministrazione penitenziaria centrale sta facendo tanto da denotare il pressochè totale scollamento tra il centro e le impellenti necessità del territorio, che la situazione nel carcere di Cuneo può essere considerata tra quelle emblematica di un sistema penitenziario al collasso. In particolare per ciò che riguarda la gestione e la distribuzione del personale del Corpo sulla base delle
disposizione emanate dall’apposito organo centrale del Dap (Direzione Generale del Personale) anche in relazione al crescente strapotere in carcere delle frange più pericolose e violente della popolazione detenuta.
In ordine a quanto sopra, si invitano le SS.LL., per quanto di rispettiva competenza, alle opportune ed urgenti iniziative del caso. In attesa di cortese e sollecito riscontro in merito alle determinazioni adottate, si inviano distinti saluti.
Leo Beneduci
Segretario generale Osapp