Si è svolto nella giornata di martedì 12 novembre il Consiglio Regionale aperto sulle “Condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria sul territorio della Regione Piemonte”. La seduta è stata voluta da Fratelli d’Italia ed in particolare dalla Vicepresidente della Giunta Elena Chiorino per fare emergere con chiarezza le condizioni in cui i membri della Polizia Penitenziaria debbono svolgere il loro essenziale ruolo.
“Nel complesso – ricorda il Consigliere Claudio Sacchetto – i rappresentanti delle sigle sindacali hanno enunciato unanimemente una situazione difficile peraltro stratificata da decenni di mancanza di una politica carceraria e di una vera strategia d’insieme che non utilizzi strumenti come i soliti svuotacarceri. È stato riconosciuto all’attuale Governo nazionale di avere inaugurato una stagione che prevede nuove assunzioni ed interventi seri sull’edilizia carceraria”.
Gli interventi degli addetti ai lavori in aula hanno denunciato la mancanza di una direzione dei detenuti problematici per motivi psichiatrici che dovrebbero essere gestiti da personale adeguatamente formato, la necessità di proseguire con gli accordi bilaterali coi Paesi terzi per fare scontare la pena nelle nazioni di origine, l’annoso problema dell’edilizia carceraria che genera sovraffollamento e ulteriori problemi.
“Nel complesso – evidenzia Sacchetto – tutti gli interventi hanno riconosciuto che il Governo nazionale, per la prima volta, sta affrontando le questioni sul tavolo con una strategia politica ben precisa: sono in itinere 2 mila nuove assunzioni, sono stati destinati 250 milioni di euro per l’edilizia carceraria che prevede 7000 nuovi posti per detenuti con la volontà di prevedere un Commissario straordinario. E ancora l’istituzione del corpo medico, di nuove scuole di formazione e il prosieguo della sottoscrizione degli accordi bilaterali con i Paesi di origine per scontare al loro Paese la pena”.
I detenuti nelle carceri italiane sono circa 60 mila a fronte di una capienza delle strutture di circa 50 mila. Le nuove assunzioni ed il programma di intervento sull’edilizia carceraria porteranno a superare in larga parte i problemi della fatiscenza degli edifici del sovraffollamento.
Nelle carceri piemontesi il personale è ovunque sottodimensionato, in particolare ad Alba sono 90 a fronte di un organico previsto di 107, a Cuneo 184 quando dovrebbero essere 223, a Fossano 65 anziché 76, a Saluzzo 191 anziché 224.
“In ogni caso, anche alla luce degli ultimi fatti accaduti in alcune carceri italiane e piemontesi, – dichiara Sacchetto – va fatta sentire forte la posizione politica del Governo Meloni sulla questione: il problema si affronta con un piano di assunzioni e di edilizia carceraria migliorando le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria e non con provvedimenti svuotacarceri anche per dare un segnale ai cittadini che richiedono certezza della pena ed uno Stato autorevole”.
Nel dibattito che ha fatto seguito agli interventi dei rappresentanti della Polizia Penitenziaria per Fratelli d’Italia sono intervenuti i Consiglieri Davide Zappalà e Roberto Ravello sottolineando la vicinanza del Partito alle loro istanze.
“Nella discussione è emerso chiaro come non mai il differenziale tra il centrodestra a favore della legalità e dei servitori dello Stato e certa sinistra che denigra questi lavoratori e si schiera con i suoi antagonisti”, conclude Sacchetto.