CUNEO - Caro carburanti, parla il segretario di Astra Cuneo: "Il Governo intervenga, la situazione è esplosiva"

L'associazione degli autotrasportatori non parteciperà alla mobilitazione di lunedì e attende l'incontro con l'esecutivo, ma la preoccupazione è alta: "Così si rischia il blocco della produzione"

Guido Rossi, segretario Astra Cuneo

s.m. 11/03/2022 14:10

Il caro carburanti sta provocando parecchio malcontento e i principali quotidiani nazionali hanno dato notizia della mobilitazione degli autotrasportatori proclamata da Trasportounito per lunedì prossimo, 14 marzo. Al momento si tratta di un’iniziativa indetta da una sola associazione, che non ha trovato il coinvolgimento delle altre sigle. A fare chiarezza è il segretario di Astra Cuneo, Guido Rossi: “Nessuna delle altre associazioni ha aderito - spiega -. Siamo in attesa del vertice con il Governo per capire cosa sta accadendo”.
 
Martedì 15 marzo infatti, Unatras, l’Unione delle Associazioni nazionali più rappresentative dell’autotrasporto, di cui fanno parte le principali sigle datoriali del trasporto merci (Confartigianato trasporti, Fai Conftrasporto, Fiap, Fita Cna, Sna Casartigiani, Unitai, Lega delle Cooperative e Confcooperative), incontrerà la Viceministro Teresa Bellanova nell’ambito della vertenza.
 
L’auspicio di Rossi, che rappresenta l’associazione di settore con più iscritti in provincia di Cuneo, è che l’esecutivo prenda in mano la situazione e intervenga: “Le accise sono rimaste costanti, gli aumenti degli ultimi giorni sono il frutto di speculazioni - attacca -. Il Governo deve prendere in mano il pallino del gioco, la situazione è esplosiva”. Secondo il segretario di Astra lo scenario è tutt’altro che roseo: “Gli aumenti del carburante, insieme a quelli delle materie prime e dell’energia, inquietano tutto il sistema economico: se un fattore della produzione subisce aumenti incontrollati e ingiustificati c’è il rischio di un blocco della produzione”. Tra le più penalizzate dalla situazione ci sono proprio le ditte di autotrasporto: “Tutti vivono una situazione complessa, ma gli aumenti causano problemi a cascata: in mezzo ci sono i nostri associati. Oggi la nostra priorità è veder riconosciuto l’aumento dei costi sostenuti a causa degli aumenti del carburante, altrimenti andando avanti di questo passo in molti rischiano di doversi fermare”.
 

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